56 milioni e 350 mila euro la cifra stanziata per la spesa sanitaria e 10 milioni e 450 mila euro quella per il settore sociosanitario. Un milione di euro in più rispetto al previsionale 2009, ma a fronte di un aumento degli assistiti di 500 unità e dell’incremento delle retribuzioni per effetto dei meccanismi rivalutativi. Un risultato che soddisfa la Consulta poiché dimostra un continuo miglioramento delle prestazioni e dei servizi all’interno di una evidente razionalizzazione delle risorse. Ma è altrettanto importante investire sul territorio: vanno potenziati i centri per la salute con adeguati interventi strutturali e organizzativi. E il progressivo aumento della popolazione, concentrato sull’asse Dogana-Borgo, secondo la Consulta impone di valutare la realizzazione di un centro sanitario baricentrico teso ad evitare un sovraccarico sugli ambulatori di Dogana. Opportuni poi maggiori stanziamenti per la prevenzione, con iniziative tese a migliorare gli stili di vita e a curare con efficacia le criticità più diffuse come diabete e ipertensione. Infine la Consulta trova insufficiente la cifra stanziata per il Servizio Sanitario Nazionale Italiano in base alla convenzione del 1974: 304 euro mensili per frontaliere, somma prevista solo per 1600 lavoratori. Ciò – spiega la Consulta – potrebbe creare problemi di sostenibilità futura del bilancio dell’ISS e dello Stato.
Silvia Pelliccioni
Silvia Pelliccioni
Riproduzione riservata ©