Ancora tavoli separati tra Governo, categorie e sindacati alla ricerca di proposte concrete, per chiudere il contratto industria entro il 20 giugno, data fissata per lo sciopero generale. E’ una lotta contro il tempo scandita da una vera e propria girandola di incontri che vede mobilitati da un lato il governo, nel ruolo di mediatore, dall’altro sindacati Anis, Unas e Osla, controparti per la definzione del contratto industria. Questa mattina nuovo lungo faccia a faccia tra le delegazioni del congresso di stato e le organizzazioni sindacali. Un incontro tecnico con al centro i contenuti della seconda stesura del documento di mediazione governativa e i relativi aggiustamenti. Ad un tavolo separato, ma parallelo, il governo media con le categorie economiche e nel pomeriggio nuovi confronti. Grande fermento anche in casa sindacale. Tra poco, con un occhio a Palazzo Mercuri dove si svolgerà la riunione governo categorie economiche, il direttivo della federazione industria della Csu sarà impegnato a discutere sul documento governativo, sullo stato delle trattative e su quali eventuali strategie adottare a breve. E non si fermano gli scioperi zonali giunti alla seconda settimana. Oggi nuovo presidio dei lavoratori a Falciano, Rovereta e Dogana bassa, domani manifestazioni a Galazzano, venerdi a Serravalle e Ciarulla, in attesa del 20 giugno, giorno di sciopero generale e di riunione dell’attivo dei quadri, impegni che per ora la Csu conferma, salvo accordi dell’ultimo minuto.
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