Il 73,5% dei lavoratori ha detto si al contratto industria. Un risultato chiarissimo, commentano i segretari della federazione industria Merlini e Felici. I lavoratori hanno capito che questo contratto è l’unica risposta concreta in questi anni di crisi durissima. La maratona delle assemblee promossa dalla Csu è durata oltre 2 mesi. Si è votato in 152 aziende. Oltre 5mila i lavoratori potenzialmente interessati. I votanti hanno superato quota 3.600. Le schede nulle o bianche sono state 132. Mancano ancora i risultati delle assemblee in programma oggi, ma guardando la geografica del voto, sottolineano Merlini e Felici, il si ha prevalso nella stragrande maggioranza delle fabbriche, mentre nelle aziende piccole e medio-piccole, il divario tra il si e il no è stato nettissimo. Per i segretari di federindustria i lavoratori hanno capito che delegare orari e flessibilità alla contrattazione aziendale significa solo aumentare il rischio della discrezionalità e della disparità di trattamento. E soprattutto, concludono, hanno sostenuto con forza la necessità di un contratto unico, che faccia da argine alla instabilità delle condizioni di lavoro e quindi alla deriva dei diritti.
Sonia Tura
Sonia Tura
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