Non sono bastate le rassicurazioni del Segretario alle finanze, i correntisti Asset, non soddisfatti dalle risposte, hanno deciso di scendere in piazza il primo ottobre, per la Cerimonia di insediamento dei Capitani Reggenti: "sono sei mesi che abbiamo i conti bloccati - ribadiscono per voce del rappresentante Bruno Macina - con disagi e aziende che non riescono a pagare i dipendenti". Soldi congelati, almeno fino a fine ottobre, una volta portato a compimento il passaggio di Asset in Cassa di Risparmio. Nel frattempo hanno incontrato il nuovo presidente di Cassa di Risparmio, del quale riconoscono la disponibilità. I correntisti temono che i tempi possano allungarsi e, nella sala Montelupo di Domagnano, sono tornati a chiedere un tavolo di confronto con Governo, vertici di Banca Centrale, Soci Asset e Carisp. ""Chiediamo di predisporre un piano B - dice Macina - che possa prevedere la riapertura dell'Istituto di Dogana. Un passo indietro che permetterebbe di risparmiare denaro". Considerando anche il fatto che alcuni degli oltre 3 mila correntisti, non vogliono tornare in Cassa di Risparmio.
“Comprendiamo lo stato d'animo e il disagio dei correntisti, assolutamente legittimi – commenta il Segretario di Stato per le Finanze, Simone Celli - anche se resta il personale rammarico per una protesta programmata proprio il 1° ottobre, un momento istituzionale che dovrebbe rimanere al di fuori di contestazioni e polemiche”. Celli assicura la massima apertura ad ogni tipo di confronto e approfondimento. Netta invece la chiusura su eventuali ipotesi B paventate dai correntisti, così come ribadito anche nell'incontro informale avuto nei giorni scorsi: “La nostra idea – conferma - è quella di proseguire con l'integrazione di Asset in Cassa di Risparmio anche alla luce delle ultime vicende dall'epilogo positivo, ivi compresa l'archiviazione dell'istanza di accertamento dello stato di insolvenza presentata dai sindaci; riteniamo pertanto che si stiano configurando tutte le condizioni – conclude - per dare una risposta positiva anche in tempi piuttosto veloci”.
“Comprendiamo lo stato d'animo e il disagio dei correntisti, assolutamente legittimi – commenta il Segretario di Stato per le Finanze, Simone Celli - anche se resta il personale rammarico per una protesta programmata proprio il 1° ottobre, un momento istituzionale che dovrebbe rimanere al di fuori di contestazioni e polemiche”. Celli assicura la massima apertura ad ogni tipo di confronto e approfondimento. Netta invece la chiusura su eventuali ipotesi B paventate dai correntisti, così come ribadito anche nell'incontro informale avuto nei giorni scorsi: “La nostra idea – conferma - è quella di proseguire con l'integrazione di Asset in Cassa di Risparmio anche alla luce delle ultime vicende dall'epilogo positivo, ivi compresa l'archiviazione dell'istanza di accertamento dello stato di insolvenza presentata dai sindaci; riteniamo pertanto che si stiano configurando tutte le condizioni – conclude - per dare una risposta positiva anche in tempi piuttosto veloci”.
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