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Credito d'imposta, probabile pioggia di ricorsi contro l'Agenzia delle Entrate

Il caso di una frontaliera riportato dal settimanale Fixing

6 lug 2019

Sul credito d'imposta si prevede una pioggia di ricorsi di frontalieri contro l'Agenzia delle Entrate.

Tutto parte dalla sentenza della Commissione tributaria provinciale di Forlì, che ha riconosciuto le ragioni di una lavoratrice di Borghi. Il contenzioso è approdato finora solo alla Commissione Tributaria locale, ma la decisione di Forlì può rivelarsi la prima goccia di una probabile pioggia di ricorsi contro l'Agenzia delle Entrate. Tanto che l'episodio riportato dal settimanale economico sammarinese Fixing è sotto la lente del comitato sindacale interregionale, che da noi contatto anticipa un intervento ufficiale a stretto giro.

Tutto gira attorno al credito d'imposta, ossia lo sconto sulle tasse da pagare allo Stato. Che l'Agenzia delle Entrate, nel caso dei frontalieri, calcola in funzione della franchigia con conseguente rettifica della posizione fiscale. Il calcolo al ribasso del credito d'imposta è legato al fatto che il reddito complessivo tassato in Italia risulterebbe inferiore a quello estero percepito, una volta appunto tolta la franchigia prevista per legge. Un calcolo che però una frontaliera di Borghi ha contestato trovando sponda presso la Commissione tributaria di Forlì, secondo la quale il lavoratore frontaliero ha il diritto di vedersi detrarre totalmente il credito d'imposta. Per quanto in attesa delle prossime fasi giudiziali, il caso specifico avrà quasi sicuramente un seguito nutrito di ricorsi, tanto più che siamo in fase di dichiarazione dei redditi e la speranza di pagare meno tasse può allettare non solo i frontalieri che lavorano a San Marino, ma anche in Svizzera o in Francia.


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