Non sono ancora stati liberati i conti degli ex correntisti del Credito Sammarinese: le 6 banche interessate hanno chiesto un incontro al commissario liquidatore. I conti correnti sono già stati ripartiti tra le sei banche che si sono accollati i depositi di raccolta diretta dal Credito Sammarinese, con gli elenchi dei conti correnti affissi sia alle filiali sia pubblicati sul sito del Credito, ma i correntisti non possono ancora disporne. Tanto per fare un esempio, se un correntista scorrendo le liste scoprisse di essere stato destinato alla Cassa di risparmio, oggi non potrebbe ancora presentarsi per prelevare o per fare qualsiasi altra operazione: dovrà pazientare ancora qualche giorno, il tempo di esaurire gli aspetti procedurali. Alcuni non sono nemmeno chiari, per questo già domani pomeriggio le banche potrebbero incontrare il liquidatore Varriale, per una riunione chiarificatrice. Una di queste procedure da compiere, come spiega il presidente dell’associazione bancaria sammarinese Pier Paolo Fabbri, è l’adeguata verifica del cliente: prima di accollarsi un nominativo, le banche vogliono sapere chi si mettono in casa. Le sei banche si sono accollati stock di depositi proporzionali all’intervento messo in campo per salvare il Credito Sammarinese. In totale, i depositi ammontano a circa 80 milioni, e gli istituti di credito maggiori, ossia Banca di San Marino, Banca Agricola Commerciale e Cassa di Risparmio, si sono accollate quote da 23-24% l’una, pari ad una 20ina di milioni circa a testa. “Tra i clienti che ci sono capitati, magari ve ne sono alcuni che siamo noi a non volere – puntualizza Fabbri – l’adeguata verifica serve proprio a questo. Altri clienti, di qualità, dovremmo essere noi a saperli trattenere”. Perché se un correntista non fosse soddisfatto della banca cui è stato destinato, semplicemente può decidere di chiudere il conto e trasferirsi dove meglio crede. Ma a quanto pare non prima dell’inizio della prossima settimana.
Francesca Biliotti
Francesca Biliotti
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