La CDLS ribadisce che la stabilità del sistema e la salvaguardia del risparmio non possono prescindere dalla tutela dei posti di lavoro dei dipendenti. Nella definizione degli accordi, sottolinea, sarebbe stato opportuno un impegno preciso per ricollocare i dipendenti all’interno delle banche del pool. Per la CSdL invece bisogna rifondare il sistema creditizio, unico modo per tutelare i dipendenti e, in generale il sistema Paese. Il decreto, afferma la CSdL, estende l’intervento dello Stato a tutti i casi, anche futuri, di liquidazione coatta delle banche. Un attacco alle risorse dei cittadini che si vedono addossati tutti gli oneri di chi commette gravi reati penali. Per la CSdL è come incamerare capitali dalla criminalità.
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