L’accordo fra le parti è firmato, mancano solo gli ultimi passaggi per il perfezionamento. La famiglia Amati cede al Banco di Rio de Janeiro il pacchetto di maggioranza dell’istituto che ha controllato fin dalla sua costituzione, e si limita a mantenere una piccola quota e la presenza nel Consiglio di Amministrazione. Lucio Amati si appresta anche a lasciare la presidenza, passando il timone alla nuova proprietà. “Un gesto di correttezza – commenta – per lasciare ai nuovi proprietari l’opportunità di relazionarsi con Banca Centrale, di illustrare piani e strategie di sviluppo”. Per il business-plan si dovrà attendere fino al 15 luglio. E’ in quella data che il gruppo brasiliano pensa di sottoporre all’autorità di vigilanza il proprio piano industriale. Prima dovrà completare la due-diligence, attualmente in atto, per analizzare valore e condizioni dell’azienda. Il procuratore del Banco di Rio de Janeiro, Marcello Gianferotti, si dice convinto che entro la fine di luglio si possa concludere tutta l’operazione. “Il nostro progetto è semplice – ci spiega Gianferotti – il Credito Sammarinese diventerà la banca di appoggio per tutta la nostra clientela brasiliana che opera in Europa”.
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