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Cresce l’inflazione anche a San Marino: rincari sui generi alimentari

22 ott 2007
Carrello della spesa
Carrello della spesa
Oggi un litro di benzina costa poco più di 1 euro e 30 centesimi. Se nell’ultimo anno l’euro non si fosse rafforzato rispetto al dollaro, quel litro costerebbe più di 1,45. Lo stesso discorso vale anche per gli altri prodotti energetici.
Ma i vantaggi dell’euro forte, a quanto pare, finiscono qui. L’inflazione rialza la testa, a San Marino come in Italia. I fattori trainanti sono soprattutto nel mercato alimentare, dove sulla scia dei rincari di pasta, pane, farine, latte, burro e formaggi, l’inflazione viaggia già oggi alle soglie del 3%, un dato che non si vedeva da un triennio. Secondo il direttore del Commercio e dell'Agricoltura dell'Ocse Stefan Tangermann, i prezzi degli alimentari aumenteranno ancora fra il 20 e il 50%. Non solo. C'è chi denuncia un aumento del pane del 79% in un solo giorno. Così, tre famiglie su quattro hanno modificato le abitudini alimentari, variando il menù della spesa, con una maggiore attenzione all'etichetta e in particolare alla provenienza dei cibi a favore di quelli locali.
I cambiamenti nel comportamento di acquisto, secondo la Coldiretti, si spiegano con il fatto che la spesa alimentare è la seconda voce dopo l'abitazione ed assorbe il 19% del budget famigliare, per un valore che è salito a 467 euro al mese. Le quantità di spesa portate a casa si sono ridotte dell'1,5%. Calano i consumi di pane, pasta di semola, latte fresco, vino e carne bovina, mentre aumentano la carne di pollo e le uova.

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