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Crisi: frontalieri, i primi a pagarne le conseguenze

28 gen 2009
Lavoratori
Lavoratori
I lavoratori frontalieri romagnoli e marchigiani che lavorano nella repubblica di San Marino sono i più esposti alla crisi economica. E’ la valutazione espressa da Graziano Urbinati, presidente del Consiglio Sindacale Interregionale, composto dai rappresentanti di CSdL e CDLS, e dai coordinatori nazionale di CGIL, CISL e UIL delle due regioni. La preoccupazione principale espressa dagli intervenuti dei rappresentanti del sindacato italiano, nella riunione che si è svolta ieri pomeriggio, riguarda il rischio che i primi a pagare la crisi siano proprio i frontalieri, anche se potranno in parte o nella totalità accedere agli ammortizzatori sociali previsti dalla normativa sammarinese. E le protezioni sociali sono state uno dei punti di discussione, alle quali è possibile ricorrere sia in Italia che a San Marino in caso di crisi aziendali. Trattato anche l’argomento relativo ai piani anticrisi ai quali stano lavorando insieme le parti sociali, le Province di Rimini e di Pesaro e i Comuni.

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