Dopo l'incontro coi Reggenti oggi è stata la volta del Governo – rappresentato dal Segretario Arzilli - e venerdì l’Anis avvierà un confronto diretto anche coi singoli partiti. Un irrituale giro di consultazioni che conferma l’eccezionalità negativa della congiuntura economica sammarinese. La crisi che morde il Titano, secondo l’Anis, è figlia solo per metà della crisi globale. C’è un fattore in più che aggrava la situazione ed è “reputazionale”. E a proposito di immagine di San Marino fuori dai confini, è scaduto il contratto triennale con lo studio ambrosetti per il forum che nel 2010 quindi non si farà. Sullo sfondo per l’Anis, che oggi ha riunito il direttivo, resta irrisolta la questione dell’intesa contrattuale coi sindacati.
I consigli di fabbrica di due aziende, in cui sono occupati centinaia di lavoratori, hanno deciso di rifiutare gli aumenti contrattuali previsti dalle tabelle retributive che l’Anis ha inviato ai suoi associati: lo 0,765% per il 2009 e l’1% per il 2010. La Federazione Industria della CSU sostiene pienamente l’iniziativa e rincara la dose definendo quegli aumenti “un’elemosina” e l’inizitiva dei due consigli di fabbrica “un gesto di grande dignita’”. “Noi - afferma il segretario dell’Anis Carlo Giorgi - pensiamo a salvare le imprese e i posti di lavoro. Il resto, comprese le battute, non fa parte delle nostra storia”.
Luca Salvatori
I consigli di fabbrica di due aziende, in cui sono occupati centinaia di lavoratori, hanno deciso di rifiutare gli aumenti contrattuali previsti dalle tabelle retributive che l’Anis ha inviato ai suoi associati: lo 0,765% per il 2009 e l’1% per il 2010. La Federazione Industria della CSU sostiene pienamente l’iniziativa e rincara la dose definendo quegli aumenti “un’elemosina” e l’inizitiva dei due consigli di fabbrica “un gesto di grande dignita’”. “Noi - afferma il segretario dell’Anis Carlo Giorgi - pensiamo a salvare le imprese e i posti di lavoro. Il resto, comprese le battute, non fa parte delle nostra storia”.
Luca Salvatori
Riproduzione riservata ©