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Csdl contro le residenze atipiche: “Hanno inquinato il mercato immobiliare”

di Monica Fabbri
15 mag 2024

Una battaglia, quella contro le residenze fiscali agevolate, che la Csdl combatte da tempo, denunciando il rischio di distorsioni, in termini di prezzo degli affitti e di disponibilità delle abitazioni. Ora torna alla carica, numeri alla mano. Nel 2023 – fa notare – erano circa 2.400 gli immobili disponibili. Sembrano tanti – scrive - ma molti di questi sono tenuti dai proprietari per figli o familiari. Pertanto, le case realmente utilizzabili sono molte meno”. Insomma, considerando le abitazioni a disposizione e quelle in prospettiva, e l'aumento annuale delle famiglie, “il mercato sammarinese – commenta - non offre così tante opportunità”.

“Aver dato il via libera alle residenze a pensionati o sportivi esteri – denuncia la Csdl - ha innegabilmente inquinato il mercato interno delle abitazioni e fatto aumentare i prezzi degli affitti ben oltre le logiche di mercato. Sfidiamo chiunque a dimostrare – continua - che chi ha immobili a disposizione non preferisca venderli od affittarli a chi ha maggiori disponibilità finanziarie”.

Invita inoltre a studiare il fenomeno migratorio, considerando che a fronte di una media annuale tra i 350 e i 380 nuovi residenti, in circa 200 se ne vanno, la metà dei quali nel circondario. Sarebbe importante capire chi lascia la Repubblica e per quale motivo. Analisi da compiere nel contesto della denatalità, che richiede interventi strutturati su strategie a medio e lungo termine. Sommando il saldo tra immigrati ed emigrati, “lo scorso anno – rileva la Csdl - la popolazione è aumentata di 96 unità, contro un saldo di gran lunga maggiore fino a qualche anno fa. Se consideriamo che l'anno scorso sono state concesse 90 residenze fiscali agevolate, se ne ricava che la popolazione è aumentata solo per effetto delle residenze atipiche”.

Per il sindacato, il fatto che un Paese cresca grazie all’importazione di pensionati e sportivi dovrebbe destare non poche preoccupazioni, piuttosto che sentimenti di giubilo. Da qui la spinta ad intervenire sulle politiche abitative della casa, ruolo che lo Stato – accusa la Csdl - ha abbandonato.





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