Una battaglia, quella contro le residenze fiscali agevolate, che la Csdl combatte da tempo, denunciando il rischio di distorsioni, in termini di prezzo degli affitti e di disponibilità delle abitazioni. Ora torna alla carica, numeri alla mano. Nel 2023 – fa notare – erano circa 2.400 gli immobili disponibili. Sembrano tanti – scrive - ma molti di questi sono tenuti dai proprietari per figli o familiari. Pertanto, le case realmente utilizzabili sono molte meno”. Insomma, considerando le abitazioni a disposizione e quelle in prospettiva, e l'aumento annuale delle famiglie, “il mercato sammarinese – commenta - non offre così tante opportunità”.
“Aver dato il via libera alle residenze a pensionati o sportivi esteri – denuncia la Csdl - ha innegabilmente inquinato il mercato interno delle abitazioni e fatto aumentare i prezzi degli affitti ben oltre le logiche di mercato. Sfidiamo chiunque a dimostrare – continua - che chi ha immobili a disposizione non preferisca venderli od affittarli a chi ha maggiori disponibilità finanziarie”.
Invita inoltre a studiare il fenomeno migratorio, considerando che a fronte di una media annuale tra i 350 e i 380 nuovi residenti, in circa 200 se ne vanno, la metà dei quali nel circondario. Sarebbe importante capire chi lascia la Repubblica e per quale motivo. Analisi da compiere nel contesto della denatalità, che richiede interventi strutturati su strategie a medio e lungo termine. Sommando il saldo tra immigrati ed emigrati, “lo scorso anno – rileva la Csdl - la popolazione è aumentata di 96 unità, contro un saldo di gran lunga maggiore fino a qualche anno fa. Se consideriamo che l'anno scorso sono state concesse 90 residenze fiscali agevolate, se ne ricava che la popolazione è aumentata solo per effetto delle residenze atipiche”.
Per il sindacato, il fatto che un Paese cresca grazie all’importazione di pensionati e sportivi dovrebbe destare non poche preoccupazioni, piuttosto che sentimenti di giubilo. Da qui la spinta ad intervenire sulle politiche abitative della casa, ruolo che lo Stato – accusa la Csdl - ha abbandonato.