Si guarda al Congresso confederale in programma l'11 e 12 novembre sul tema "Il valore del Lavoro", forti dell'ampia condivisione sui contenuti del documento di base registrata nel corso delle assemblee pre-congressuali, molto partecipate, con i lavoratori di tutti i settori. Prima però l'allarme sulle riforme: la CSdL denuncia la situazione di stallo nei rapporti con il Governo.
Da mesi – fanno notare - nessun confronto, ad eccezione di incontri già fissati su sviluppo sostenibile e mercato del lavoro. Nessuna notizia su riforma fiscale, revisione del sistema pensionistico, situazione del sistema sanitario, passaggio dalla monofase all'IVA”. L'impressione del Segretario Giuliano Tamagnini “è che i partiti di maggioranza siano più impegnati a dirimere le loro diatribe interne, che ad affrontare i problemi del paese e a portare avanti gli interventi strutturali necessari".
Tornando al percorso congressuale, è stata ribadita dai lavoratori forte preoccupazione per le ripercussioni economiche dei dissesti bancari, fonte primaria di indebitamento pubblico. Risorse – si è detto - in gran parte già state assegnate per dare liquidità in primis a Cassa di Risparmio e a Banca Centrale, mentre ben poco è stato destinato all'economia. Inaccettabile inoltre che non sia stato ancora individuato alcun responsabile chiamato a rispondere dei dissesti sia sul piano penale che economico.
Capitolo pensioni: tutti concordi sulla necessità che la tematica venga affrontata in modo congiunto e contestuale ad altre riforme come quella fiscale. “Il raggiungimento dell'equità – insiste il sindacato - è la precondizione per mantenere in pieno l’intervento economico dello Stato sia nel sistema previdenziale che nel sistema sanitario pubblico”. E' stato infine annunciato che una delegazione della CSdL parteciperà alla manifestazione unitaria CGIL, CISL e UIL in programma sabato a Roma, “per dire no ai fascismi e a sostegno delle riforme, dei diritti del lavoratori e del rinnovo dei contratti”.