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Csdl sul piede di guerra: "Sciopero generale se non cambieranno i punti critici"

Nell'ultimo appuntamento di Csdl informa il sindacato si sofferma soprattutto su riforma del lavoro e delle pensioni

di Mauro Torresi
30 set 2022

Csdl pronta allo sciopero generale se non ci saranno cambiamenti sui punti critici della riforma del lavoro e delle pensioni. Lo annuncia il segretario generale, Enzo Merlini. Dopo lo stato di mobilitazione già aperto, la Csdl non esclude quindi la linea dura. Nell'ultimo appuntamento di Csdl Informa critiche soprattutto alla riforma dell'occupazione. In primis viene contestata una “accelerazione forsennata” per arrivare in Commissione. Non si capisce, spiega il sindacato, perché portare a termine questa riforma in una fase di piena occupazione e perché aprire al lavoro interinale. E in merito a un allineamento alle regole europee, la Csdl dice di non comprendere un cambiamento delle norme prima dell'associazione all'Ue.

Venerdì 30 settembre l'incontro con la maggioranza per ragionare sulle questioni aperte. Altro tema al centro: la riforma previdenziale. Il sindacato si focalizza su chi è già fuori dal lavoro e avrà, prevede, l'aumento del contributo di solidarietà, un'equiparazione delle tasse con chi lavora e l'eliminazione di alcune agevolazioni con la riforma Igr. Il segretario generale Merlini risponde poi alle riflessioni del presidente Abs, Biagio Bossone, sul debito. Bossone aveva spiegato di non condividere l'idea che il ricorso al mercato interno avrebbe protetto lo Stato da tassi crescenti. Per Merlini, invece, un Paese come San Marino non può avere tassi che sfiorano il 3,25 per titoli a 3 anni. 

Nel servizio, le dichiarazioni di Enzo Merlini (segretario generale Csdl)





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