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CSU: raccolta firme contro la finanziaria

25 gen 2011
Non sono stati fatti passi in avanti in tema di equità e giustizia sociale, così fortemente ribadito il 14 dicembre allo sciopero. Da allora, dice la CSU, solo peggioramenti su tutta la linea. I rapporti con l’Italia bloccano l’operatività delle aziende, San Marino è ancora in black list, nel 2010 400 imprese hanno chiuso, e 230 posti di lavoro sono andati perduti, con la disoccupazione sopra il 5%.
La prossima mossa sarà una petizione, proposta ufficialmente anche ai parlamentari, con i sette punti prioritari, ossia il no all’addizionale una tantum, all’imposta sulle pensioni e ai pensionamenti forzati, ai tagli alle indennità, alle tassazioni sui beni di lusso con un’aliquota ancora indefinita, alla supertassa dei frontalieri, definita incostituzionale. La soluzione proposta dall’Anis non piace, “secondo loro l’equità è alzare la tassazione per tutti”, dicono, così come bocciata è la riduzione della monofase, “che favorisce un’unica categoria”. E sul tavolo ci sono anche tutti i contratti scaduti da rinnovare. La CSU chiede di mantenere il potere d’acquisto, anche se il Fondo Monetario aveva suggerito di non cedere a richieste di aumenti. Nel video le interviste a Giuliano Tamagnini (Segretario CSdL) e Marco Tura (Segretario CDLS)

Francesca Biliotti

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