Priorità alla parte economica, al tavolo unico, ma i sindacati chiedono di farlo partire e rendere funzionale rapidamente. La Csdl ricorda che con questa proposta i diversi tavoli contrattuali sono stati “congelati”. Ce ne sono tre in ballo: pubblica amministrazione, industria e artigianato e banche. Ma l’attenzione è nel dare risposte alle politiche sociali, impostare i necessari progetti sulle politiche di sviluppo e rilancio dell’economia. Una delicata partita a scacchi. Da una parte le percentuali di aumento salariale, uguali per tutti i settori, anche se i rappresentanti dei lavoratori non accetteranno numeri di molto inferiori al 5% richiesto. Dall’altra la priorità di salvaguardare l’ occupazione e mettere in campo gli ammortizzatori sociali. Questo per l’ accordo industria. “In quello del settore pubblico c’è da considerare il discorso dei precari – dice Marco Beccari della Cdls – al quale si legano inevitabilmente anche altre contropartite come la politica della casa e le tariffe”. Entro aprile c’è l’intenzione di chiudere. La partita ha inizio.
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