Il dibattito in Consiglio non è piaciuto alla CSU che accusa la politica di scaricare sui dipendenti pubblici tutti i mali del Paese. L’aumento a costo zero, dicono CSdL e CDLS, porterà a una diminuzione dei consumi e il rinvio della stabilizzazione dei precari farà diminuire l’efficienza. Alla CSU par di capire che più che di revisione delle indennità si voglia parlare di soppressione e ricorda che gli stipendi dei dipendenti pubblici impegnano una cifra inferiore al 20% della spesa e che quindi gli sprechi andrebbero ricercati in altri settore.
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