Dall'euro all'Università di San Marino: le riflessioni di Stefano Zamagni

Porta i temi a lui cari, le sue intuizioni, conoscitore e assertore della dottrina sociale della Chiesa da cui parte per indicare alla politica come orientare scelte e linee programmatiche; l’agire politico, profondamente mutato nell’era della dittatura dei mercati: “La politica è diventata la prosecuzione del gioco economico con altri mezzi” - dice – ed è il “cortotermismo” ad ispirarla - il breve termine – mentre il respiro politico deve essere di legislatura. Poi i mercati, cui tutto è asservito: “La stessa democrazia è ormai al servizio della finanza”. La via contro la crisi globale nel principio della sussidiarietà circolare per cui – insieme - stato, privato sociale e imprese sono chiamate a integrare la loro azione. Crisi dell’Europa e del debito sovrano, con la rassicurazione sulla tenuta della moneta unica. Parla da docente in un chiaro messaggio a San Marino: “Un siste
ma universitario non può costare 100 e produrre 20, deve rendere 120 e in questo quadro la facoltà di medicina sarebbe stata una scelta sbagliata, anche sul fronte dell’immagine”. L’invito a cooperare con gli altri Atenei, tenendo però alta la sovranità: “Basta – ha detto – sedersi al tavolo della trattativa con atteggiamenti di sudditanza”.
Nel video l'intervista a Stefano Zamagni, economista.

Annamria Sirotti