I dati dell'economia sammarinese ci presentano un quadro decisamente meno negativo rispetto agli anni scorsi, anche se la fase di crescita tarda a compensare i forti effetti negativi che la crisi ha prodotto. I dati di dicembre del bollettino di statistica fotografano infatti una realtà, per quanto riguarda le imprese, decisamente meno rosea rispetto a quanto avvenuto nei mesi precedenti, durante i quali si era registrata una fase positiva caratterizzata anche dal segno più.
É tuttavia importante, da parte della Segreteria Industria, offrire una lettura più approfondita di questi dati, valutandone l’andamento annuale e confrontandolo con gli anni precedenti.
Nel 2014 sono state attivate 533 nuove attività secondo i dati dell’Ufficio industria e dall'inizio del 2015 ad oggi le nuove licenze sono 86. Nonostante questo dato indubbiamente positivo, il saldo tra le aziende non attive e cessate e le aziende attivate nel 2014 risulta essere negativo: -204. E’ però necessario specificare che il saldo è ricavato dalle licenze cessate (279) e sospese (458) meno quelle attivate (533). Le licenze cessate fanno capo ad imprese effettivamente chiuse, mentre quelle sospese fanno capo ad imprese che decidono di sospendere temporaneamente la loro attività o che sono costrette a sospenderla per cause amministrative dovute a previsioni di legge (ad esempio il mancato pagamento della tassa di licenza).
É particolarmente importante l’analisi delle licenze sospese che, seppur temporaneamente non operative, non sono cessate ma hanno comunque una notevole influenza sull’andamento dei dati. Confrontando i grafici di seguito riportati, si nota una ciclicità: in particolare nel mese di luglio - come conseguenza del mancato pagamento della tassa di licenza - e nel mese di dicembre - per valutare con cautela se avviare nuovamente l’attività nell’anno successivo - si raggiungono numeri molto elevati, che poi si riequilibrano durante l’anno.
La stessa ciclicità si nota per quanto riguarda le licenze cessate, che in tutti gli anni presi in esame hanno un picco nel mese di ottobre: dopo la sospensione di luglio infatti molti operatori economici pagano la tassa di licenza e vengono riattivati, ma quelli che non adempiono entro il mese di ottobre vengono cessati d’ufficio. Le cessazioni e soprattutto le sospensioni evidenziano un picco anche nel mese di dicembre, contrariamente invece alle attivazioni, che sono chiaramente più numerose nel mese di gennaio.
Se si analizza il solo mese di dicembre nei tre anni presi in esame, si nota comunque che la forbice tra licenze attivate e cessate, nel 2014, si è notevolmente ridotta rispetto ai due anni precedenti.
Il grafico che segue mostra invece l'andamento nei mesi di dicembre 2014 e gennaio 2015: come si può notare le licenze attivate sono in crescita, mentre le cessate e le sospese sono in calo. Il dato numerico a corredo del grafico, seppur riporta un saldo negativo, evidenzia comunque un dato importante: nel mese di gennaio, non ancora concluso, le licenze attivate sono già 86.
Se osserviamo l’andamento annuale settoriale 2014 rispetto al 2013 riportato nel Bollettino Statistica IV trimestre 2014, notiamo un aumento delle “industrie manifatturiere”, delle imprese appartenenti al settore “sanità e assistenza sociale” e del settore “altri servizi”. Al contrario una diminuzione delle imprese nel settore “costruzione e impianti”, “commercio” e del settore “attività immobiliari, informatica e servizi alle imprese”. Tuttavia l’aumento del numero delle imprese nel settore manifatturiero non ha ancora compensato la diminuzione del numero di dipendenti nel settore, che è diminuito rispetto al 2013. Si tratta tuttavia del settore ad alto intensità di lavoro e che in una prospettiva di medio lungo termini potrà supportare la crescita dell’occupazione.
Qualche considerazione
La ciclicità che si registra nelle imprese sospese e in quelle cessate, come conseguenza di previsioni di legge, è un segnale positivo in termini di funzionamento delle leggi e degli uffici preposti ai controlli, che tengono costantemente monitorata la situazione delle imprese sammarinesi.
Come già detto in apertura di questo comunicato, non si presenta ancora un quadro di netta ripresa, ma ci sono chiari ed evidenti segnali che la situazione odierna è meno critica rispetto agli anni passati. Proprio ieri la delegazione del Fondo Monetario Internazionale, nell'anticipare alla Reggenza il report su San Marino, ha parlato di “crescita modesta” nei prossimi anni, confermando quindi i segnali di ripresa. Ma c'è ancora molto lavoro da fare per creare condizioni sempre più favorevoli per le imprese nel nostro paese, con una regolamentazione chiara e snella e una “burocrazia intelligente”, per aiutare e sostenere la crescita della nostra economia.
Comunicato stampa Segreteria di Stato Industria artigianato e Commercio
É tuttavia importante, da parte della Segreteria Industria, offrire una lettura più approfondita di questi dati, valutandone l’andamento annuale e confrontandolo con gli anni precedenti.
Nel 2014 sono state attivate 533 nuove attività secondo i dati dell’Ufficio industria e dall'inizio del 2015 ad oggi le nuove licenze sono 86. Nonostante questo dato indubbiamente positivo, il saldo tra le aziende non attive e cessate e le aziende attivate nel 2014 risulta essere negativo: -204. E’ però necessario specificare che il saldo è ricavato dalle licenze cessate (279) e sospese (458) meno quelle attivate (533). Le licenze cessate fanno capo ad imprese effettivamente chiuse, mentre quelle sospese fanno capo ad imprese che decidono di sospendere temporaneamente la loro attività o che sono costrette a sospenderla per cause amministrative dovute a previsioni di legge (ad esempio il mancato pagamento della tassa di licenza).
É particolarmente importante l’analisi delle licenze sospese che, seppur temporaneamente non operative, non sono cessate ma hanno comunque una notevole influenza sull’andamento dei dati. Confrontando i grafici di seguito riportati, si nota una ciclicità: in particolare nel mese di luglio - come conseguenza del mancato pagamento della tassa di licenza - e nel mese di dicembre - per valutare con cautela se avviare nuovamente l’attività nell’anno successivo - si raggiungono numeri molto elevati, che poi si riequilibrano durante l’anno.
La stessa ciclicità si nota per quanto riguarda le licenze cessate, che in tutti gli anni presi in esame hanno un picco nel mese di ottobre: dopo la sospensione di luglio infatti molti operatori economici pagano la tassa di licenza e vengono riattivati, ma quelli che non adempiono entro il mese di ottobre vengono cessati d’ufficio. Le cessazioni e soprattutto le sospensioni evidenziano un picco anche nel mese di dicembre, contrariamente invece alle attivazioni, che sono chiaramente più numerose nel mese di gennaio.
Se si analizza il solo mese di dicembre nei tre anni presi in esame, si nota comunque che la forbice tra licenze attivate e cessate, nel 2014, si è notevolmente ridotta rispetto ai due anni precedenti.
Il grafico che segue mostra invece l'andamento nei mesi di dicembre 2014 e gennaio 2015: come si può notare le licenze attivate sono in crescita, mentre le cessate e le sospese sono in calo. Il dato numerico a corredo del grafico, seppur riporta un saldo negativo, evidenzia comunque un dato importante: nel mese di gennaio, non ancora concluso, le licenze attivate sono già 86.
Se osserviamo l’andamento annuale settoriale 2014 rispetto al 2013 riportato nel Bollettino Statistica IV trimestre 2014, notiamo un aumento delle “industrie manifatturiere”, delle imprese appartenenti al settore “sanità e assistenza sociale” e del settore “altri servizi”. Al contrario una diminuzione delle imprese nel settore “costruzione e impianti”, “commercio” e del settore “attività immobiliari, informatica e servizi alle imprese”. Tuttavia l’aumento del numero delle imprese nel settore manifatturiero non ha ancora compensato la diminuzione del numero di dipendenti nel settore, che è diminuito rispetto al 2013. Si tratta tuttavia del settore ad alto intensità di lavoro e che in una prospettiva di medio lungo termini potrà supportare la crescita dell’occupazione.
Qualche considerazione
La ciclicità che si registra nelle imprese sospese e in quelle cessate, come conseguenza di previsioni di legge, è un segnale positivo in termini di funzionamento delle leggi e degli uffici preposti ai controlli, che tengono costantemente monitorata la situazione delle imprese sammarinesi.
Come già detto in apertura di questo comunicato, non si presenta ancora un quadro di netta ripresa, ma ci sono chiari ed evidenti segnali che la situazione odierna è meno critica rispetto agli anni passati. Proprio ieri la delegazione del Fondo Monetario Internazionale, nell'anticipare alla Reggenza il report su San Marino, ha parlato di “crescita modesta” nei prossimi anni, confermando quindi i segnali di ripresa. Ma c'è ancora molto lavoro da fare per creare condizioni sempre più favorevoli per le imprese nel nostro paese, con una regolamentazione chiara e snella e una “burocrazia intelligente”, per aiutare e sostenere la crescita della nostra economia.
Comunicato stampa Segreteria di Stato Industria artigianato e Commercio
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