La Segreteria al Lavoro definisce “parziale ed interessata” la lettura del Decreto 67 – quello relativo alla misure per far fronte all'emergenza economica, all'avvio della fase 2 – data, afferma, da sindacati, associazioni di categoria, gruppi di imprenditori, partiti e giornalisti. Da qui una serie di puntualizzazioni. A partire dalla considerazione che un blocco dei licenziamenti si sarebbe rivelato “un palliativo poco utile”. Si è deciso piuttosto – si legge in un comunicato - di “ampliare i sostegni a favore di imprese e lavoratori”, e predisporre “interventi a tutela dell'occupazione”. Viene citata allora la proroga della Cassa Integrazione sino al 31 dicembre; ben oltre, dunque, i “soli 3 mesi della Legge ordinaria”. E poi la garanzia di un “ammortizzatore sociale minimo” a chi sia sprovvisto di ogni tutela; l'estensione della mobilità dai 12 ai 18 mesi.
La Segreteria guidata da Teodoro Lonfernini assicura inoltre che tornerà ad “avere un ruolo attivo di mediazione nelle riduzioni di personale”; e rivendica la sospensione di quello che viene definito “il tristemente famoso 4,5%”. “Finalmente – recita la nota – a San Marino saranno impiegati più residenti e frontalieri qualificati ed adeguatamente retribuiti. E non manca di essere ricordata l'estensione – dai 12 mesi precedenti, ai 26 attuali - del “diritto di precedenza” a favore dei lavoratori licenziati. Il tutto, sostiene la Segreteria, per “trovare un equilibrio tra la necessità delle aziende di contenere il costo del personale, la volontà di tutelare i posti di lavoro”, e ove non sia possibile, “la garanzia di un ammortizzatore adeguato”. Infine l'invito a tutti a fare squadra, e non strumentalizzare “questo difficile momento a fini politici”.