Alla soddisfazione della segreteria di Stato al Territorio per la promulgazione del decreto delegato che promuove e incentiva l'efficienza energetica degli edifici - attraverso l'erogazione di incentivi a fondo perduto, in conto interesse e e di carattere edilizio - corrisponde la perplessità dell'AER, associazione energie rinnovabili. “Le aziende associate – ricorda il Presidente, Luciano Zanotti – che si occupano di impianti per la produzione di energie da fonte rinnovabile, lamentano il fatto che con il decreto si cancellino in maniera repentina tutti gli aiuti a questo tipo di energia previsti da precedenti disposizioni ossia l'annullamento degli incentivi a fondo perduto destinati agli impianti termico-solari, pompe di calore, fotovoltaici, led, settore piccolo idro-elettrico e altri. Il timore – spiega Zanotti – è che come aziende, una volta esauriti gli incentivi previsti dal Conto Energia ed entrato in vigore questo nuovo decreto, ci si ritrovi 'in braghe di tela'. Se l'obiettivo è il risparmio energetico, per l'AER si potrebbe evitare di ritoccare gli edifici, ma è chiaro – osservano - che si tratta di una manovra per fare ripartire il settore edilizio. In ultima analisi, il decreto n.187 è un tentativo utile per far ripartire le ristrutturazioni ma il rischio tra l'altro, è che il finanziamento di soli 490mila euro finisca subito. Resta, dunque, una certa titubanza, “ma siamo molto fiduciosi – conclude Zanotti – che prosegua su questi temi un confronto costruttivo con la segreteria di Stato competente”.
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