Deduzione Smac. E' la voce che in busta paga indica la quota di spesa da documentare in base alla recente riforma fiscale. Una novità con cui i lavoratori dipendenti si ritrovano a fare i conti da gennaio. La cifra è calcolata sul lordo dello stipendio, soggettiva poiché legata al reddito proprio di ognuno. Qui ad esempio ammonta a 342,18 euro. In alcune buste paga come quella che vedete è frazionata mensilmente, in altre viene invece indicata l'intera quota annuale. Si tratta in realtà di una semplice indicazione per il cittadino, non vige alcun obbligo di tracciare ogni mese l'intero importo indicato nella casella. Ognuno può organizzarsi in base alle proprie esigenze, purché sui 12 mesi si documentino spese deducibili fino ad un tetto massimo di 9000 euro. Nel caso che vi proponiamo, il reddito del lavoratore è inferiore ai 40000 euro annui, quindi godendo della no tax area, il tetto di spese deducibili tramite Smac si abbassa a poco più di 4000 euro. Per i redditi pari o superiori a 40000, nessuna area esente e quindi l'obbligo di raggiungere il totale dei 9000 euro, pertanto in busta paga, l'importo alla voce Deduzioni Smac sarà indicativamente di 750 euro. A vantaggio del contribuente solo per il 2014 prevista una riduzione del 30% di spese che non occorre documentare. E tornando al nostro esempio iniziale, da 342 si passa quindi a 102 euro, per un totale di 2880 euro all'anno. Conguaglio nel 2015, se la quota non viene interamente raggiunta. Da non dimenticare che fino al 1° luglio sono validi scontrini “semplici” fino ad un limite massimo di 70 euro, sopra tale cifra occorre la fattura o un documento equipollente.
Altri dubbi riguardano, poi, la posizione dei frontalieri, soggetti a doppia imposizione fiscale. Il principio è il seguente – spiegano dalle Finanze - più tasse si pagano a San Marino, meno imposte si pagano in Italia. Se un frontaliere non accetta di dedurre le spese attraverso la Smac, avrà più ritenute in busta paga e pagherà più tasse sul Titano. Se documenta le proprie spese e acquista in territorio, pagherà meno imposte a San Marino e la differenza da pagare oltre confine sarà più alta. In Italia la tassazione dipende dal reddito ed entra in gioco anche la franchigia di 6700 euro. Qualunque sia la decisione, il lavoratore dovrà sempre accollarsi la differenza.
Silvia Pelliccioni
Altri dubbi riguardano, poi, la posizione dei frontalieri, soggetti a doppia imposizione fiscale. Il principio è il seguente – spiegano dalle Finanze - più tasse si pagano a San Marino, meno imposte si pagano in Italia. Se un frontaliere non accetta di dedurre le spese attraverso la Smac, avrà più ritenute in busta paga e pagherà più tasse sul Titano. Se documenta le proprie spese e acquista in territorio, pagherà meno imposte a San Marino e la differenza da pagare oltre confine sarà più alta. In Italia la tassazione dipende dal reddito ed entra in gioco anche la franchigia di 6700 euro. Qualunque sia la decisione, il lavoratore dovrà sempre accollarsi la differenza.
Silvia Pelliccioni
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