Chiusa la questione dei risparmiatori, salvaguardati cioè i loro capitali, resta aperta quella occupazionale. In ballo ci sono i posti di lavoro dei 30 dipendenti del gruppo. La loro preoccupazione l’avevano manifestata apertamente ieri sera, nell’incontro con il Governo, Banca Centrale e il liquidatore appena nominato. Sono lieti della soluzione che ha consentito ai risparmiatori di non perdere i propri capitali, ma avrebbero voluto certezze anche per la loro situazione. Quella trovata è una soluzione di sistema “non si può fare finta – dichiarano – che i dipendenti non facciano parte del sistema bancario di questo Paese”. I dipendenti del Credito e della Polis sono amareggiati perché nel Decreto Legge che introduce misure urgenti non ci sia nessun riferimento al loro caso e chiedono al Governo di modificare quel provvedimento, inserendo incentivi e contributi fiscali per quelle banche che assumono chi perde il lavoro a seguito di procedure di liquidazione coatta amministrativa. Annunciano forme di lotta e di mobilitazione per salvaguardare i loro diritti.
(Nel video le interviste a: Francesco Mussoni, Segretario di Stato al Lavoro; Gilberto Piermattei, Segretario Generale aggiunto Csdl; Marco Tura, Segretario Generale Cdls; Francesco Biordi, Segretario Generale Usl)
s.b.
(Nel video le interviste a: Francesco Mussoni, Segretario di Stato al Lavoro; Gilberto Piermattei, Segretario Generale aggiunto Csdl; Marco Tura, Segretario Generale Cdls; Francesco Biordi, Segretario Generale Usl)
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