Disoccupazione giovanile. E' forse l'effetto della crisi più preoccupante - macroscopico stando ai dati - e anche quello che più di altri chiama gli stati di tutta Europa a mettere in campo politiche integrate. Dai dati Eurostat, la disoccupazione giovanile si attesta al 20,4% nell'Ue a 28 e al 21,9% nell'Eurozona. Alto il differenziale fra Stati con picchi – per la fascia degli under 25 – in Grecia (oltre il 51%), poi Spagna e Croazia, subito dopo l'Italia al 40,5%.
A San Marino il tasso di disoccupazione totale resta alto, ma sostanzialmente stabile, anzi, un calo impercettibile, dall'8.84% del 2014 al 8.75% a settembre 2015.
Ma a balzare gli occhi è proprio la quota di disoccupazione giovanile: su 1206 disoccupati in senso stretto – cioè pronti immediatamente ad accettare un impiego – la fascia che conta il maggior numero di senza lavoro è proprio quella che va dai 20 ai 29 anni. Il 30,3%, quasi uno su tre. Il richiamo ad investire nella formazione, ma soprattutto alla valorizzazione del capitale umano viene anche dall'analisi dei dati relativi titolo di studio, laddove cresce la percentuale di disoccupati laureati, al 14,9%.
Annamaria Sirotti
A San Marino il tasso di disoccupazione totale resta alto, ma sostanzialmente stabile, anzi, un calo impercettibile, dall'8.84% del 2014 al 8.75% a settembre 2015.
Ma a balzare gli occhi è proprio la quota di disoccupazione giovanile: su 1206 disoccupati in senso stretto – cioè pronti immediatamente ad accettare un impiego – la fascia che conta il maggior numero di senza lavoro è proprio quella che va dai 20 ai 29 anni. Il 30,3%, quasi uno su tre. Il richiamo ad investire nella formazione, ma soprattutto alla valorizzazione del capitale umano viene anche dall'analisi dei dati relativi titolo di studio, laddove cresce la percentuale di disoccupati laureati, al 14,9%.
Annamaria Sirotti
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