Sulla disoccupazione è rimpallo di cifre: da una parte – come abbiamo già ricordato - la segreteria di Stato al Lavoro che parla di tasso al 7,71%; dall'altra la Csu che invece alza il tiro con una percentuale più vicina al 10%. In realtà non si esclude che a generare ambiguità possa essere stata l'analisi nel primo caso del dato della disoccupazione in senso stretto, quello - per intenderci - che rileva coloro che si rendono immediatamente disponibili ad entrare nel mondo del lavoro, e che sul bollettino di statistica per il terzo trimestre segna un 7,33%, a settembre 2014; nel secondo caso probabilmente ci si riferisce al tasso di disoccupazione totale: 8,84% sempre a fine estate, percentuale più prossima alle stime sindacali. Tuttavia, l'ultimo aggiornamento disponibile, extra bollettino, in attesa del definitivo riguardante l'ultimo trimestre 2014 e che verrà pubblicato a stretto giro, è quello relativo a novembre scorso, in cui il tasso di disoccupazione in senso stretto si attesta al 7,82%, quello generale al 9,27%. Tasso che sul 2013 risulta comunque aumentato di quasi un punto percentuale in entrambi i casi (7,02% e 8,61%). Scorrendo i numeri, salta all'occhio però come negli ultimi mesi del 2014 la situazione tenda progressivamente a peggiorare rispetto ai primi mesi dell'anno, con la disoccupazione che dal 6,52% di luglio ad esempio, passa al 7,82% come già ricordato, di novembre.
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