La ricapitalizzazione di Carim non è più rinviabile. Dopo l'okay arrivato con il report dell'ispezione di Banca Italia la Banca traccia le prospettive future:
“Due ispezioni in tre anni senza multe” premette quello che definisce 'un risultato non ordinario' il presidente Carim Sido Bonfatti, per poi mettere in fila le priorità e le prospettiva dell'istituto alla luce del report di Bankitalia. Che ha avuto effetti diretti, indiretti e collaterali. Tanto per cominciare ha fatto slittare tutto di otto mesi e saltare il piano industriale che prevedeva immissione di capitale fresco che ora non basterebbe più. La non più rinviabile ricapitalizzazione dovrà essere pertanto superiore ai 100 milioni di euro già previsti. Difficile quantificare quanto: dipende dall'assorbimento dei crediti deteriorati, 650 milioni di euro di sofferenze più 300 di incagli. Sempre in ottica di rafforzamento patrimoniale proseguono le trattative per possibili fusioni o acquisti, Cariparma in primis. I tempi stringono, con la speranza di aumentare e non ridurre gli investimenti al territorio
Gia' formalizzata inoltre la richiesta di intervento del Fondo interbancario. IL direttore generale Giampaolo Scardone insiste sulle questione legata al consolidamento patrimoniale e aggiorna il bolletino sanitario di Carim "Lo stato di salute e' discreto – dice - I coefficienti patrimoniali sono stati "erosi" dall'attivita' di rivalutazione dei crediti in maniera "immane", oltre 300 milioni di euro dal 2013 al 2016 cui se ne sommano 30 di svalutazione degli avviamenti. Ma non e' stato tagliato nessun fido. E ora, dopo la "rinnovata fiducia di Bankitalia le prospettive sono migliori"
Nel video l'intervista al Presidente Sido Bonfatti
“Due ispezioni in tre anni senza multe” premette quello che definisce 'un risultato non ordinario' il presidente Carim Sido Bonfatti, per poi mettere in fila le priorità e le prospettiva dell'istituto alla luce del report di Bankitalia. Che ha avuto effetti diretti, indiretti e collaterali. Tanto per cominciare ha fatto slittare tutto di otto mesi e saltare il piano industriale che prevedeva immissione di capitale fresco che ora non basterebbe più. La non più rinviabile ricapitalizzazione dovrà essere pertanto superiore ai 100 milioni di euro già previsti. Difficile quantificare quanto: dipende dall'assorbimento dei crediti deteriorati, 650 milioni di euro di sofferenze più 300 di incagli. Sempre in ottica di rafforzamento patrimoniale proseguono le trattative per possibili fusioni o acquisti, Cariparma in primis. I tempi stringono, con la speranza di aumentare e non ridurre gli investimenti al territorio
Gia' formalizzata inoltre la richiesta di intervento del Fondo interbancario. IL direttore generale Giampaolo Scardone insiste sulle questione legata al consolidamento patrimoniale e aggiorna il bolletino sanitario di Carim "Lo stato di salute e' discreto – dice - I coefficienti patrimoniali sono stati "erosi" dall'attivita' di rivalutazione dei crediti in maniera "immane", oltre 300 milioni di euro dal 2013 al 2016 cui se ne sommano 30 di svalutazione degli avviamenti. Ma non e' stato tagliato nessun fido. E ora, dopo la "rinnovata fiducia di Bankitalia le prospettive sono migliori"
Nel video l'intervista al Presidente Sido Bonfatti
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