Problemi legati al protocollo Fatca e non solo. I cittadini americani residenti negli Stati Uniti e in territorio sammarinese prendono la situazione di petto e passano alle vie di fatto tramite l'Associazione sammarinese “Fratellanza San Marino – America”. Obiettivo: presentare alla Reggenza un’istanza d’Arengo per sottoporre all’esame del Consiglio Grande e Generale quella che - in primis - definiscono come “grave iniquità rappresentata dalla doppia imposizione fiscale e contributiva che si viene a determinare per effetto della mancata stipula delle convenzioni bilaterali tra San Marino e Stati Uniti in materia di imposte sul reddito e di contribuzione previdenziale e sanitaria”. “Tale situazione – sottolinea la Fratellanza - finisce per colpire e penalizzare proprio quei cittadini che hanno dovuto affrontare, con gravi sacrifici, la difficile e dolorosa esperienza dell’emigrazione, e che sempre con le loro fatiche hanno contribuito in maniera determinante allo sviluppo economico e sociale della Repubblica. John Mazza, a nome del Presidente e del Consiglio direttivo dell'associazione di cui fa parte, chiede al Governo di considerare prioritaria l’azione di confronto già avviata con le Autorità americane per la soluzione del problema. Un rapporto bilaterale che va ripreso e rilanciato dalle istituzioni sammarinesi – rimarca – poiché da sempre improntato sull'amicizia e collaborazione in ambito internazionale. Alla base della richiesta, sicuramente un appello teso a favorire la coesione all’interno della comunità di cittadini con doppia cittadinanza – sammarinese e statunitense – che, dato non trascurabile, rappresentano oltre il 15% dell’intera popolazione. Dunque, al via la raccolta firme per l'istanza: per sottoscriverla ci si può recare alla sede di Borgo Maggiore della Fratellanza oppure presso lo Studio Commerciale John Mazza o all’Edicola Tabaccheria Bonfini al Centro Azzurro.
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