“Inflazione in calo in tutta l'Eurozona, ma attenzione ad una discesa troppo rapida dei tassi di interesse perché l'attuale livello dell'inflazione complessiva sottovaluta le sfide che la politica monetaria deve ancora affrontare”: è il monito di Isabel Schnabel, membro del comitato esecutivo della Bce. "Visto che il percorso di un ritorno alla stabilità dei prezzi si basa su una serie di ipotesi critiche – afferma Schnabel - la politica monetaria dovrebbe procedere gradualmente e con cautela". Ad agosto l'inflazione è scesa passando dal 2,6% al 2,2% secondo la stima di Eurostat.
Tra le principali componenti salgono servizi (4,2%, dal 4% di luglio), prodotti alimentari, alcolici e tabacco (2,4%, dal 2,3%). Calano beni industriali (0,4%, dallo 0,7%) e l'energia (-3%, dall'1,2% di luglio). Mentre l'inflazione dei beni è tornata alla media pre-pandemica con un ritmo veloce, analizza l'esperta della BCE, l'inflazione dei servizi è il doppio della media tra il 1999 e il 2019. Di conseguenza, i servizi hanno rappresentato, in media, il 70% dell'inflazione complessiva dall'inizio dell'anno.
Guardando avanti, Schnabel sottolinea che "prima di tutto, i dati arrivati finora hanno largamente confermato le prospettive di base, rafforzando la nostra fiducia che permangano le condizioni affinché l'inflazione torni al nostro obiettivo del 2% entro la fine del 2025". Infine ha sottolineato che "il mondo che ci circonda sta cambiando rapidamente. Quando il futuro è incerto come lo è oggi, le prospettive mondiali forniscono un falso senso di conforto”.
