I viaggiatori in visita a San Marino in queste giornate di vacanze natalizie ci danno lo spunto per parlare di Turismo Culturale, uno dei mercati più grandi e in più rapida evoluzione del turismo globale.
Eventi culturali e di intrattenimento vengono sempre più utilizzati per promuovere le destinazioni e migliorare la loro attrattività portando Amministrazioni avvedute e lungimiranti a sviluppare attivamente i loro beni culturali, materiali e immateriali, come mezzo per ottenere vantaggi comparativi in un mercato turistico sempre più competitivo e per creare particolarità locali di fronte alla globalizzazione.
E’ facile portare l’esempio di Bilbao, residuo post-industriale, inquinata e in decadenza irreversibile che con la costruzione del Guggheneim è diventata in breve tempo una delle mete culturali mondiali.
Il crescente rapporto tra turismo e cultura, e il modo in cui sono proposti, sono fattori determinanti nella decisione turistica, oltre ad aumentare significativamente il fascino della località come luogo di residenza e di lavoro.
Per sua natura imprescindibile, il turismo culturale ricade nell’ambito pubblico, sia pur con una significativa ed auspicabile partecipazione privata.
Bene ha fatto quindi San Marino, grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio della Segreteria alla Cultura e della Segreteria al Turismo, ad aggregarsi alle mostre organizzate da Linea d’Ombra a Rimini.
Ora occorre il salto di qualità, non più traino di altri paesi o eventi ma sviluppare un progetto autonomo che permetta a San Marino di parificarsi a destinazioni culturali e di nicchia, affrancandosi finalmente dal turismo di massa e di riflesso che porta numeri ma poca ricchezza.
L’immagine di San Marino deve migliorare, basta con l’anacronistico “noto a noi, ignoto agli altri”.
Si potrebbe pubblicare un cartellone di eventi, una stagione operistica nel gioiellino Teatro Titano, unite a mostre ed esibizioni internazionali (ricordate la meravigliosa esposizione di Mitoraj di qualche anno fa?), agli internazionali di Tennis ed altri avvenimenti sportivi. Si potrebbe organizzare una conferenza di grande richiamo con ospiti illustri, una iniziativa spettacolare da Guinnes dei primati, come ad esempio il maggior numero di parapendio che si lanciano dalla Rupe.
Le idee sono tante, manca la convinzione a perseguire questa strada e una necessaria cabina di regia, possibilmente scollegata dalle logiche politiche che vogliono l’assegnazione degli appalti ad amici e famigli.
In un momento di grande incertezza come l’attuale che vede l’apparato produttivo della nostra Repubblica in ginocchio a causa della black-list e con un sistema finanziario in “amministrazione controllata” da parte dell’Italia, dobbiamo fare il passo, il passo per dire a testa alta che un cervello lo abbiamo e siamo in grado di usarlo!
Lorenzo Buisignani
Maurizio Morolli
Eventi culturali e di intrattenimento vengono sempre più utilizzati per promuovere le destinazioni e migliorare la loro attrattività portando Amministrazioni avvedute e lungimiranti a sviluppare attivamente i loro beni culturali, materiali e immateriali, come mezzo per ottenere vantaggi comparativi in un mercato turistico sempre più competitivo e per creare particolarità locali di fronte alla globalizzazione.
E’ facile portare l’esempio di Bilbao, residuo post-industriale, inquinata e in decadenza irreversibile che con la costruzione del Guggheneim è diventata in breve tempo una delle mete culturali mondiali.
Il crescente rapporto tra turismo e cultura, e il modo in cui sono proposti, sono fattori determinanti nella decisione turistica, oltre ad aumentare significativamente il fascino della località come luogo di residenza e di lavoro.
Per sua natura imprescindibile, il turismo culturale ricade nell’ambito pubblico, sia pur con una significativa ed auspicabile partecipazione privata.
Bene ha fatto quindi San Marino, grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio della Segreteria alla Cultura e della Segreteria al Turismo, ad aggregarsi alle mostre organizzate da Linea d’Ombra a Rimini.
Ora occorre il salto di qualità, non più traino di altri paesi o eventi ma sviluppare un progetto autonomo che permetta a San Marino di parificarsi a destinazioni culturali e di nicchia, affrancandosi finalmente dal turismo di massa e di riflesso che porta numeri ma poca ricchezza.
L’immagine di San Marino deve migliorare, basta con l’anacronistico “noto a noi, ignoto agli altri”.
Si potrebbe pubblicare un cartellone di eventi, una stagione operistica nel gioiellino Teatro Titano, unite a mostre ed esibizioni internazionali (ricordate la meravigliosa esposizione di Mitoraj di qualche anno fa?), agli internazionali di Tennis ed altri avvenimenti sportivi. Si potrebbe organizzare una conferenza di grande richiamo con ospiti illustri, una iniziativa spettacolare da Guinnes dei primati, come ad esempio il maggior numero di parapendio che si lanciano dalla Rupe.
Le idee sono tante, manca la convinzione a perseguire questa strada e una necessaria cabina di regia, possibilmente scollegata dalle logiche politiche che vogliono l’assegnazione degli appalti ad amici e famigli.
In un momento di grande incertezza come l’attuale che vede l’apparato produttivo della nostra Repubblica in ginocchio a causa della black-list e con un sistema finanziario in “amministrazione controllata” da parte dell’Italia, dobbiamo fare il passo, il passo per dire a testa alta che un cervello lo abbiamo e siamo in grado di usarlo!
Lorenzo Buisignani
Maurizio Morolli
Riproduzione riservata ©