Noi di ECSO abbiamo espresso in passato l'idea di alleggerire la Pubblica Amministrazione di diverse centinaia di dipendenti incentivandoli ad andare nel settore privato o ad aprire attività in proprio.
Lo Stato avrebbe un sollievo nella spesa corrente, liberando risorse per lo sviluppo e i dipendenti della Pubblica Amministrazione andrebbero via lasciando il posto di lavoro solo se lo decidessero loro, nessuno gli imporrebbe nulla, come nessuno imporrebbe a nessun imprenditore di assumerli per forza, se la domanda e l'offerta di lavoro si incontrano bene altrimenti la norma sarebbe attiva per tot anni in attesa che qualcuno decida di dimettersi nella Pa e che qualche azienda decida di assumere.
La Pa si riorganizzerebbe con una riforma che gestisca tutto il lavoro con qualche centinaio di dipendenti in meno (facciamo notare che la regione Trentino ha meno dipendenti sotto la Pa di san Marino).
Qualche amico ha fatto notare che non manderebbe mai via dalla sua azienda un dipendente preparato da anni per dare il posto ad un ex dipendente della Pa, in quanto formare nuovamente un dipendente costerebbe tempo e quindi denaro.
Noi facciamo notare che la nostra proposta non obbliga nessuno a licenziare e nessuno ad abbandonare il posto nella pubblica amministrazione, semplicemente i dipendenti Pa sarebbero incentivati a lasciare il posto e lo farebbero solo se dall'altra parte trovassero una ditta pronta ad assumerli.
La nostra è solo una proposta (siamo molto contenti che si parli con così tanto entusiasmo della nostra idea) e se dovesse passare (cosa che dubitiamo) e anche pochissime persone dovessero "abbandonare"
la Pa per andare nel settore privato sarebbe comunque un successo, 100 persone sono 3.500.000,00 di euro in meno di uscite per le casse dello stato, 1000 persone sono 35.000.000,00 di euro in meno di uscite per le casse dello Stato.
E se nessuno dovesse usufruire della norma? pazienza sarebbe una delle centinaia e centinaia di norme che giacciono nei cassetti della politica.
Noi però siamo convinti che sia meglio tentare invece che rimanere inerti attendendo l'inevitabile collasso del sistema come siamo convinti che le aziende abbiano bisogno di maggiori possibilità di assumere personale specializzato italiano o straniero nel caso in cui a San Marino non si trovi.
Lo Stato avrebbe un sollievo nella spesa corrente, liberando risorse per lo sviluppo e i dipendenti della Pubblica Amministrazione andrebbero via lasciando il posto di lavoro solo se lo decidessero loro, nessuno gli imporrebbe nulla, come nessuno imporrebbe a nessun imprenditore di assumerli per forza, se la domanda e l'offerta di lavoro si incontrano bene altrimenti la norma sarebbe attiva per tot anni in attesa che qualcuno decida di dimettersi nella Pa e che qualche azienda decida di assumere.
La Pa si riorganizzerebbe con una riforma che gestisca tutto il lavoro con qualche centinaio di dipendenti in meno (facciamo notare che la regione Trentino ha meno dipendenti sotto la Pa di san Marino).
Qualche amico ha fatto notare che non manderebbe mai via dalla sua azienda un dipendente preparato da anni per dare il posto ad un ex dipendente della Pa, in quanto formare nuovamente un dipendente costerebbe tempo e quindi denaro.
Noi facciamo notare che la nostra proposta non obbliga nessuno a licenziare e nessuno ad abbandonare il posto nella pubblica amministrazione, semplicemente i dipendenti Pa sarebbero incentivati a lasciare il posto e lo farebbero solo se dall'altra parte trovassero una ditta pronta ad assumerli.
La nostra è solo una proposta (siamo molto contenti che si parli con così tanto entusiasmo della nostra idea) e se dovesse passare (cosa che dubitiamo) e anche pochissime persone dovessero "abbandonare"
la Pa per andare nel settore privato sarebbe comunque un successo, 100 persone sono 3.500.000,00 di euro in meno di uscite per le casse dello stato, 1000 persone sono 35.000.000,00 di euro in meno di uscite per le casse dello Stato.
E se nessuno dovesse usufruire della norma? pazienza sarebbe una delle centinaia e centinaia di norme che giacciono nei cassetti della politica.
Noi però siamo convinti che sia meglio tentare invece che rimanere inerti attendendo l'inevitabile collasso del sistema come siamo convinti che le aziende abbiano bisogno di maggiori possibilità di assumere personale specializzato italiano o straniero nel caso in cui a San Marino non si trovi.
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