Che la firma dell’accordo in materia di cooperazione finanziaria fosse nell’aria, lo si era detto già altre volte. Si era parlato di ore pochi giorni fa, ora il traguardo è raggiunto. Domani si siglerà l’accordo a San Marino, e proprio alla vigilia della visita delle loro eccellenze, i Capitani Reggenti a Roma, ricevuti da Silvio Berlusconi. Forse non è un caso, forse lo è, di sicuro è un sospiro di sollievo e lo ha detto il Segretario agli Esteri Antonella Mularoni. I benefici saranno per le banche, soprattutto, il pensiero corre alla vicenda Delta Cassa di Risparmio, ma anche per il paese nel suo complesso. Un paese che riceve un attestato di fiducia per i passi fin qui fatti nella direzione dell’adeguamento normativo e della trasparenza, per la scelta di cambiare. I termini dell’accordo non li conosciamo, la linea seguita dal governo è stata quella delle bocche cucite sui contenuti – si è detto – per evitare il danno di strumentalizzazioni e polemiche, dunque di questo si parlerà dopo. Subito dopo la firma. Nelle differenze dei commenti. Firma alla quale si dovrà attendere che ne segua un’altra, quella in calce all’accordo sulle doppie imposizioni. Di normalizzazione dei rapporti tra le due Repubbliche c’era comunque bisogno. E’ questa la cosa più importante. E il risultato è stato raggiunto perché c’è stata la convergenza di più volontà. Interne ed esterne a San Marino. E’ un’indicazione sulla strada da percorrere, l’unica, anche per il futuro.
Carmen Lasorella
Carmen Lasorella
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