“I conti non tornano”. Avevano promesso di fare verifiche accurate sui numeri forniti dalla Segreteria al Lavoro in merito ai primi effetti della legge di sviluppo nell'incentivare nuove assunzioni. Si parlava di 150 lavoratori in più, tra residenti e sammarinesi e di 80 nuovi frontalieri, in un mese e mezzo dall'entrata in vigore del provvedimento. La CSU – insieme, le federazioni Industria e Servizi – torna sul caso: “la realtà purtroppo appare ben diversa”, dice, ancora una volta, cifre alla mano. Gli occupati nel settore privato figurano in calo di dieci unità rispetto a settembre, aumentati di 100 rispetto ad un anno fa. Costante invece il numero dei dipendenti sammarinesi, residenti o soggiornanti. “L'incremento occupazionale – questa la lettura – deriva allora dai lavoratori frontalieri, mentre l'obiettivo annunciato dalla legge sviluppo era quello di favorire l'occupazione interna.
Ancora, evidenzia come il 40% delle assunzioni di sammarinesi e residenti siano a part-time, di cui un terzo a 20 ore, e un quarto con orario ancora più ridotto – arrivando a parlare di sottoccupazione.
Cresce su tutto – rileva – il numero dei disoccupati, a ottobre rispetto a settembre, come rispetto all'anno precedente e chiede di non fermarsi ai numeri delle assunzioni, ma di relazionarlo a quello delle cessazioni dei rapporti di lavoro: per il 2017, il numero più basso di licenziamenti degli ultimi di 10 anni – fermo a 10, dato positivo, ma che nulla a che vedere con gli effetti della legge sviluppo. Nel bollare i dati diffusi dalla segreteria come “una fake-news clamorosa, più con finalità propagandistiche che di corretta informazione” auspica che gli effetti della legge, da verificare su tempi più lunghi, possa dare altri risultati, contribuendo a risolvere il dramma della disoccupazione interna, in particolare femminile e degli over 50”.
AS
Questa la replica del Segretario al Lavoro Andrea Zafferani
Ancora, evidenzia come il 40% delle assunzioni di sammarinesi e residenti siano a part-time, di cui un terzo a 20 ore, e un quarto con orario ancora più ridotto – arrivando a parlare di sottoccupazione.
Cresce su tutto – rileva – il numero dei disoccupati, a ottobre rispetto a settembre, come rispetto all'anno precedente e chiede di non fermarsi ai numeri delle assunzioni, ma di relazionarlo a quello delle cessazioni dei rapporti di lavoro: per il 2017, il numero più basso di licenziamenti degli ultimi di 10 anni – fermo a 10, dato positivo, ma che nulla a che vedere con gli effetti della legge sviluppo. Nel bollare i dati diffusi dalla segreteria come “una fake-news clamorosa, più con finalità propagandistiche che di corretta informazione” auspica che gli effetti della legge, da verificare su tempi più lunghi, possa dare altri risultati, contribuendo a risolvere il dramma della disoccupazione interna, in particolare femminile e degli over 50”.
AS
Questa la replica del Segretario al Lavoro Andrea Zafferani
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