Non solo mobilità e riaperture. Il primo decreto emanato nella notte, e che contribuirà a segnare la “fase 2”, a San Marino, è stato quello in ambito di lavoro e pensioni: per dare risposte all'emergenza economica innescata dall'epidemia. A partire dalle nuove disposizioni sulla Cassa Integrazione Guadagni, che avranno efficacia – come tutte quelle contenute nel provvedimento - sino al 31 dicembre di quest'anno.
E' previsto, fra l'altro, che il datore di lavoro provveda al pagamento dell'indennità di integrazione salariale non oltre il 15esimo giorno del mese successivo a quello di riferimento. Importante l'articolo sulle misure straordinarie a tutela dell’occupazione interna: in particolare la sospensione – fino a fine anno - delle procedure per l’assunzione nominativa di personale non iscritto alle liste di avviamento al lavoro. Nel decreto vengono anche ricalcolate, temporaneamente, le aliquote dell’indennità economica speciale e dell’indennità di disoccupazione. Con apposite previsioni a tutela di chi abbia involontariamente perduto il lavoro, a partire dal primo marzo, e fino al 31 dicembre, e non abbia raggiunto i periodi minimi di attività lavorativa stabiliti dalla legge. Centrale, nel provvedimento appena pubblicato, la parte che contempla una “ritenuta fiscale straordinaria per solidarietà COVID-19”. Si chiede, in sostanza, un contributo, limitato nel tempo, a chi percepisca pensioni di importo lordo superiore ai 1.500 euro. Sotto questa soglia nulla è dovuto. Per gli scaglioni successivi, invece, e solo sulla parte eccedente la soglia indicata, è prevista una ritenuta del 15% per il mese di maggio; 10% per giugno; 7,5% per luglio e 5% per agosto. Denaro che confluirà nel "Fondo straordinario a sostegno del rilancio dell’economia”. Nel decreto anche l'estensione al personale docente dell'Istituto Musicale - che abbia erogato didattica a distanza -, del “taglio retributivo” già applicato per i colleghi di elementari, medie, superiori e CFP. Al contempo è previsto un ampliamento delle misure per il sostegno del lavoratore con nucleo familiare in cui siano presenti minori. Dalla diversa turnazione, alla possibilità di congedi ordinari, snellendo le procedure, fino al ricorso al part-time.