Ieri gli stress test sulla tenuta del sistema finanziario sammarinese. Con gli esperti dell’FMI in trasferta a Banca Centrale per studiare sui dati eventuali vulnerabilità. Oggi a Palazzo Begni i primi confronti con la realtà sammarinese e i problemi di finanziamento pubblico. Una costante, in questo periodo, di diversi paesi europei. L’organismo internazionale ha chiesto al segretario alle Finanze quali interventi siano stati messi in atto per ridurre il deficit e consolidare il sistema finanziario, suggerendo al contempo delle soluzioni. La delegazione ha messo a disposizione anche i suoi esperti per accompagnare il percorso di ripresa economica. Successivamente i tecnici Fmi hanno approfondito la politica estera. Il segretario Mularoni ha parlato dell’evoluzione nei rapporti bilaterali con l’Italia, non solo partner principale, ma elemento fondamentale per il giudizio finale del Fondo Monetario. La Segreteria Esteri ha poi spiegato l’azione che continua sulla firma degli accordi contro le doppie imposizioni e per lo scambio di informazioni. Nonché quanto San Marino stia facendo nel percorso di adesione all’Unione Europea. I tecnici internazionali, che avevano lamentato alcune rigidità nel mercato del lavoro, hanno chiesto approfondimenti sulle nuove misure intraprese dalla segreteria al Lavoro, facendo anche una analisi sulla disoccupazione.
Giovanna Bartolucci
Giovanna Bartolucci
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