Evitare che il sistema vada in crisi di liquidità. E’ la priorità che accomuna l’agenda del Comitato di Credito, Banca Centrale e Associazione Bancaria Sammarinese, insieme per un’analisi del sistema bancario e finanziario sul quale pesa il calo della raccolta -attorno al 35 per cento - ma anche della minor attrattiva del sistema. La percentuale del denaro impiegato dalle banche è alta e per garantire stabilità servono nuovi canali di approvvigionamento: sono state pertanto fornite alcune ipotesi di lavoro circa interventi, alcuni dei quali attuabili a medio termine, che potrebbero affrontare le criticità presenti e diventare utili per la ripresa e lo sviluppo. C’è chi pensa ai grandi istituti finanziari europei, chi alle banche italiane chi, invece, al Fondo Monetario Internazionale, che può intervenire finanziando i Paesi membri quando questi si trovano in una condizione di crisi finanziaria. Per il momento nessuna conferma. Vale la premessa che tutte le considerazioni sono inquadrate all’interno di una analisi che Banca Centrale ha definito per l’occasione e che fotografa una situazione problematica ma con concrete possibilità di ripresa e di sviluppo. Le proposte, sulle quali il sistema bancario e finanziaro si è riservato di riflettere, saranno portate in tempi brevi all’attenzione del Consiglio.
Sara Bucci
Sara Bucci
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