Il neo presidente di Banca Centrale Ezio Paolo Reggia considera essenziale ristabilire il dialogo con Banca d’Italia dopo le problematiche seguite al caso Delta e all’uscita degli ex vertici dell’Istituto Centrale Sammarinese in polemica con alcune forze politiche. Lo ha dichiarato Reggia evidenziando la necessità di trovare un punto di equilibrio, considerando che San Marino è stato autonomo. Il neo Presidente ha poi aggiunto di voler capire lo stato dell’arte del sistema finanziario del Paese che vanta 12 banche, 50 finanziarie e 2 assicurazioni. Intanto si è riunito il Consiglio Direttivo di Banca Centrale dove Reggia ha avviato ufficialmente il proprio mandato da Presidente. Sono molti i temi sul tavolo dell’istituto centrale, in un momento delicato per il paese e il suo sistema finanziario. Il primo che il neo presidente dovrà affrontare sarà quello della nomina del Direttore Generale che dovrà sostituire il dimissionario Luca Papi. Un ruolo di particolare rilievo per la struttura della governance di Banca Centrale, perché ricopre una funzione di controllo che lo porta ad essere Presidente del Coordinamento della Vigilanza. Due compiti che richiedono attenta valutazione nella selezione di chi andrà a ricoprire la posizione. Reggia ha annunciato al Consiglio Diretto l’intenzione di lavorare celermente per definire con il consiglio stesso criteri per individuare il profilo di un candidato. Sono consapevole, ha aggiunto il neo presidente, che questo ruolo strategico per la piena funzionalità di Banca Centrale debba essere affrontato con il massimo scrupolo e proporre in tempi ristretti un nome al Consiglio Grande e Generale per il gradimento. “Ci sono ancora molti temi aperti - ha concluso Reggia - che sta lavorando con il Consiglio per definire un programma di interventi dal metodo di lavoro, alla verifica delle procedure operative interne e normative”.
Myriam Simoncini
Myriam Simoncini
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