La cultura è uno dei primi settori a subire tagli in tempo di recessione economica. Ma chi frequentava teatri e leggeva prima della crisi, non rinuncia al piacere di un buon libro o di uno spettacolo. L’ufficio attività sociali e culturali non ha registrato flessioni nelle vendite degli abbonamenti. Oltre 250, come lo scorso anno. Semmai c’è stato un incremento delle vendite dei biglietti: a 13 spettacoli dalla fine è stata infatti già raggiunto il totale di quanto venduto l’anno scorso al termine della stagione. Anche le librerie non rilevano perdite.
Chi invece non ama molto la lettura ha la scusa giusta per evitare gli acquisti.
In fondo regalare o regalarsi un libro non richiede un grande sacrificio. E la cultura, si sa, non ha prezzo.
Chi invece non ama molto la lettura ha la scusa giusta per evitare gli acquisti.
In fondo regalare o regalarsi un libro non richiede un grande sacrificio. E la cultura, si sa, non ha prezzo.
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