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Fase cruciale per la riforma pensioni: a fine agosto in programma trattative serrate, per i sindacati i tempi sono stretti

Il Governo intende mettere a punto la riforma per settembre

di Mauro Torresi
5 ago 2022
Fase cruciale per la riforma pensioni: a fine agosto in programma trattative serrate, per i sindacati i tempi sono stretti

Siamo in una fase cruciale per la riforma delle pensioni. Il confronto riprenderà infatti a fine agosto, dopo una breve pausa estiva, con quattro giorni di incontri serrati tra Governo e parti sociali. L'obiettivo politico resta quello di chiudere per settembre, così da presentare il testo in Consiglio. Ma, a questo punto, molto dipenderà da come andranno le trattative: nel settore sindacale c'è chi crede che i tempi siano troppo stretti.

Molti gli aspetti ancora da approfondire. Su quota 103 – punto focale di ogni riforma del genere - si è già arrivati a un 'alleggerimento' rispetto all'impostazione iniziale che prevedeva decurtazioni per chi aveva i contributi ma non arrivava ai 63 anni d'età. L'obiettivo dei sindacati è evitare penalizzazioni. Altra questione è il contributo dello Stato ai fondi pensione. Sarebbe superata l'idea di contributi pubblici basati, in sostanza, sull'andamento dell'economia. Dal settore sindacale l'esortazione a garantire la tenuta dei fondi per almeno 30 anni. Sulla questione sarebbe arrivata la disponibilità a ragionare del Governo.Tanti però i temi da affrontare dal 23 agosto in poi: il meccanismo dei contributi di solidarietà, le carriere discontinue, le lavoratrici che hanno avuto figli, il riscatto degli anni di laurea e i lavori usuranti.

“Alcuni angoli sono stati smussati, ma la trattativa è lunga”, afferma Enzo Merlini, segretario generale Csdl, che indica nella tenuta dei fondi e nel contributo statale due dei punti “imprescindibili”. Per Gianluca Montanari, segretario generale Cdls, è fondamentale far fronte al deficit pensionistico, per poi portare a termine il progetto di previdenza complementare, ad esempio facendo fruttare il denaro. Terzo: su quota 103, per Montanari, è necessario avere disincentivi “sostenibili”. Per l'Usl il concetto di sostenibilità è duplice, sia dal punto di vista economico che da quello delle tutele sociali. Il sindacato invita a tener conto del tenore di vita dei pensionati e teme che settembre sia “una scadenza troppo ravvicinata” per arrivare alla quadra. Dal lato imprese nei giorni scorsi l'intervento di Anis che ha invitato a non penalizzare le aziende con l'aumento del costo del lavoro.





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