Nonostante il generale pessimismo, da un questionario che gli industriali di san marino hanno sottoposto agli associati emergono dati positivi.
Titola Fixing, il settimanale dell'Anis, nell'ultimo numero: “Un 2014 stazionario, ora c'è voglia di investire e competere”. E' l'estrema sintesi dei risultati di un questionario di venti domande rivolto agli associati. Nessuna pretesa di fare statistiche ufficiali, considerato il campione esiguo degli intervistati, ma i dati che emergono hanno un valore indicativo.
Per il 27%, nel 2014, il fatturato è stato stabile, per il 16% è aumentato, per il 25% è lievemente cresciuto mentre per il restante 32% è diminuito o lievemente diminuito. Dati negativi, dunque, solo per un'impresa su tre.
All'insegna dell'ottimismo, nonostante il protrarsi della crisi italiana, le previsioni degli imprenditori per i fatturati 2015: nel 51% dei casi si prevede un dato analogo al 2014, mentre il 14% si attende un aumento o un lieve aumento.
Il 49% degli intervistati vede un 2015 stazionario nei rapporti di lavoro con l'Italia e un 21% in crescita, seppure di modesta entità. Sommando i due dati si arriva al 70% che, nel caso dei rapporti di lavoro col resto del mondo diventa il 75% e balza al 90% nelle aspettative di business con l'Europa.
Luca Salvatori
Titola Fixing, il settimanale dell'Anis, nell'ultimo numero: “Un 2014 stazionario, ora c'è voglia di investire e competere”. E' l'estrema sintesi dei risultati di un questionario di venti domande rivolto agli associati. Nessuna pretesa di fare statistiche ufficiali, considerato il campione esiguo degli intervistati, ma i dati che emergono hanno un valore indicativo.
Per il 27%, nel 2014, il fatturato è stato stabile, per il 16% è aumentato, per il 25% è lievemente cresciuto mentre per il restante 32% è diminuito o lievemente diminuito. Dati negativi, dunque, solo per un'impresa su tre.
All'insegna dell'ottimismo, nonostante il protrarsi della crisi italiana, le previsioni degli imprenditori per i fatturati 2015: nel 51% dei casi si prevede un dato analogo al 2014, mentre il 14% si attende un aumento o un lieve aumento.
Il 49% degli intervistati vede un 2015 stazionario nei rapporti di lavoro con l'Italia e un 21% in crescita, seppure di modesta entità. Sommando i due dati si arriva al 70% che, nel caso dei rapporti di lavoro col resto del mondo diventa il 75% e balza al 90% nelle aspettative di business con l'Europa.
Luca Salvatori
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