“Piuttosto che l’evasione, preferiscono colpire la pensione”. Contro una Finanziaria che dicono “chiede sacrifici a senso unico” anche i pensionati CSU si uniscono alla protesta lanciata dall’assemblea dei delegati sindacali e aderiscono allo sciopero generale che si terrà nella settimana prima di Natale. Nel mirino di FUPS-CSdL e FNPS-CDLS c’è la proposta inserita nella Legge di Bilancio di tagliare la no-tax area dei pensionati portandola dall’attuale 20% al 7%. “Rinviare la riforma dell’IGR e anticipare nella Finanziaria, che ha tempi di approvazione strettissimi, il taglio lineare della fascia di esenzione fiscale - affermano i segretari delle Federazioni di Csdl e Cdls, Pozzi e Stacchini - significa passare subito all’incasso con chi il conto lo ha sempre pagato, senza aprire un vero confronto con le parti sociali”. E’ l’ennesimo prelievo imposto dal Governo di turno a migliaia di pensionati che dal 2012 stanno già pagando il contributo di solidarietà, una decurtazione all’assegno previdenziale che parte dal 2,5% per chi percepisce 1500 euro fino a salire al 7% per gli assegni più alti. “Siamo insomma di fronte - concludono i segretari delle Federazioni Pensionati CSU - a una Legge di Bilancio forte con i deboli e debole con i forti.
Riproduzione riservata ©