L'elevata denatalità e l'incremento dei casi di inabilità da invecchiamento esigono una riflessione. Ed è la Federpensionati USL a stimolarla: quella sulla condizione della terza età una sfida da affrontare subito. “Serve un Piano Emergenza Anziani”, che si sviluppi lungo tre principali direttrici per superare – sostiene il sindacato – l'attuale sistema diventato ormai disfunzionale e inadeguato a rispondere ai bisogni emergenti legati all'invecchiamento e alle trasformazioni sociali: innanzitutto riportare al centro la persona e il suo progetto di cura; definire, poi, un percorso integrato di presa in carico delle varie situazioni in una logica di accompagnamento e non solo di cura; importante infine sarebbe il coordinamento di tutte le risorse disponibili, vale a dire la sinergia tra servizi sanitari e sociali, tra le diverse professionalità.
Tra le azioni necessarie, inoltre, il superamento della frammentazione degli interventi a favore del rafforzamento dei servizi territoriali, in alternativa alla prevalente domiciliarità, nonché il potenziamento dell'offerta dei servizi di cosiddetta residenzialità leggera. Il futuro va, dunque, ridisegnato: la Federazione Pensionati USL attende ora l'incontro, richiesto, con il Segretario di Stato per la Sanità. Il confronto è aperto.