Sono dati in chiaroscuro quelli del Ferragosto, sul fronte delle presenze negli hotel di San Marino. Numeri al di sotto delle aspettative degli operatori per i 15 giorni appena passati. A spiegarlo è il presidente Usot, Rossano Ercolani, che parla di una situazione “a macchia di leopardo”, con strutture che hanno sfiorato il tutto esaurito e altre con percentuali di occupazione minori. Preziose, in questo caso, le tariffe variabili e l'uso della tecnologia. Vero trend dell'estate: le prenotazioni dell'ultimo secondo, che possono salvare la situazione.
"Ferragosto è debole quest'anno - dice Ercolani - e le camere si riempiono last second, oggi per oggi. Partiamo la mattina con un'occupazione attorno al 70 per cento per poi avvicinarci all'85-90 a fine giornata". Usot conferma le previsioni sul calo di turisti italiani. A pesare sulle famiglie, spiega Ercolani, è l'aumento del costo della vita. "La speranza - prosegue - è che da qui a fine mese si riescano a recuperare i valori degli anni passati. I conti comunque si fanno sempre a consuntivo; ora siamo ancora in ballo"
Federalberghi parla, per il centro storico di San Marino, di una percentuale di camere occupate attorno al 65-70 per cento in media, dal 10 al 15 agosto, con giornate di picco oltre l'80 per cento e altre meno. “Il pienone non c'è”, afferma il presidente Riccardo Vannucci. Dati di Ferragosto a parte, fa ben sperare l'alto afflusso di visitatori sul Titano. Escursionisti che salgono in centro storico anche nei giorni di sole, contrariamente alle tendenze del passato.
Settore turistico osservato speciale in Italia, con analisi e stime che parlano di una stagione sottotono. Rimini resiste, spiega la presidente di Federalberghi Patrizia Rinaldis. “Credo che la città – dice Rinaldis - pur nelle difficoltà sia stata capace di mantenere la sua posizione in una situazione di crisi del turismo balneare”. Già arrivate le richieste per il dopo Ferragosto.
Nel servizio l'intervista a Rossano Ercolani (presidente Usot)