La Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio interviene per precisare alcuni aspetti riguardanti l’entrata in vigore dal 1°gennaio della certificazione dei ricavi da parte degli operatori economici che hanno relazioni con l’utente finale.
La prima valutazione riguarda il contesto generale ossia l’adozione della riforma fiscale con la L.166/2013 nel dicembre 2013, una riforma che ha interessato la struttura della fiscalità diretta sammarinese rendendola moderna in termini di tecnica legislativa e di principi fiscali, tanto da avere giocato un ruolo nell’uscita dal lungo tunnel della black-list italiana.
Le scelte di fondo della riforma sono incentrate sull’affermazione del principio di equità che si esprime attraverso la contribuzione di tutti i cittadini, residenti e persone giuridiche sulla base del proprio reddito. L’obiettivo è quello di assicurare uno stato sociale ampio ed articolato ed il mantenimento di una pressione fiscale contenuta, per tutte le categorie di contribuenti, in maniera strutturata ed evitare così richieste di tributi straordinari.
In merito a quanto emerso nelle ultime settimane si considera impropria l’accusa della mancanza di confronto sul tema della certificazione dei ricavi (art.100 L.166/2013) essendo stato questo aspetto affrontato con le diverse rappresentanze, incluso quelle delle categorie economiche, sin dai mesi di ottobre e novembre 2013, prima dell’approvazione della legge di riforma fiscale. Inoltre nei mesi successivi all’entrata in vigore della norma, sono proseguiti i confronti sugli aspetti tecnici e di implementazione della stessa, accogliendo le richieste di dilazioni temporali per favorire l’adeguamento al nuovo standard.
La Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio si pone con approccio costruttivo e disponibile verso le richieste ricevute dalle categorie rappresentanti gli operatori economici in particolare rispetto all’esigenza di non subire un aggravio di costo a carico delle attività economiche al fine di ottemperare all’adeguamento al sistema di certificazione fiscale.
A titolo informativo, attualmente sono 848 gli operatori aderenti al circuito Smac scontistica per i quali un primo intervento in tal senso è già stato disposto con il Decreto del 5.12.2014 N.213, nell’articolo 4 che prevede una detrazione di imposta pari a euro 200,00.
Ammontano a 447, 1/3 degli operatori complessivi, gli operatori che hanno fatto richiesta del Pos con sola funzione fiscale che potranno beneficiare assieme ai primi di un contributo a copertura dei costi per il sistema telematico di certificazione grazie all’aumento dei fondi destinati al Progetto San Marino card, approvato con un emendamento in sede di discussione di legge Finanziaria.
La disponibilità viene inoltre manifestata anche in relazione alle percentuali di sconto del circuito scontistica, nell’ottica di una modifica equilibrata e del mantenimento del potenziale promozionale di questo importante strumento.
Si rammenta inoltre, al fine di agevolare gli operatori economici, la circolare del 5 dicembre 2014 emessa dall’Ufficio Tributario nella quale viene esplicitata la disponibilità a tenere in considerazione le casistiche particolari e le difficoltà operative, nel primo periodo.
La prima valutazione riguarda il contesto generale ossia l’adozione della riforma fiscale con la L.166/2013 nel dicembre 2013, una riforma che ha interessato la struttura della fiscalità diretta sammarinese rendendola moderna in termini di tecnica legislativa e di principi fiscali, tanto da avere giocato un ruolo nell’uscita dal lungo tunnel della black-list italiana.
Le scelte di fondo della riforma sono incentrate sull’affermazione del principio di equità che si esprime attraverso la contribuzione di tutti i cittadini, residenti e persone giuridiche sulla base del proprio reddito. L’obiettivo è quello di assicurare uno stato sociale ampio ed articolato ed il mantenimento di una pressione fiscale contenuta, per tutte le categorie di contribuenti, in maniera strutturata ed evitare così richieste di tributi straordinari.
In merito a quanto emerso nelle ultime settimane si considera impropria l’accusa della mancanza di confronto sul tema della certificazione dei ricavi (art.100 L.166/2013) essendo stato questo aspetto affrontato con le diverse rappresentanze, incluso quelle delle categorie economiche, sin dai mesi di ottobre e novembre 2013, prima dell’approvazione della legge di riforma fiscale. Inoltre nei mesi successivi all’entrata in vigore della norma, sono proseguiti i confronti sugli aspetti tecnici e di implementazione della stessa, accogliendo le richieste di dilazioni temporali per favorire l’adeguamento al nuovo standard.
La Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio si pone con approccio costruttivo e disponibile verso le richieste ricevute dalle categorie rappresentanti gli operatori economici in particolare rispetto all’esigenza di non subire un aggravio di costo a carico delle attività economiche al fine di ottemperare all’adeguamento al sistema di certificazione fiscale.
A titolo informativo, attualmente sono 848 gli operatori aderenti al circuito Smac scontistica per i quali un primo intervento in tal senso è già stato disposto con il Decreto del 5.12.2014 N.213, nell’articolo 4 che prevede una detrazione di imposta pari a euro 200,00.
Ammontano a 447, 1/3 degli operatori complessivi, gli operatori che hanno fatto richiesta del Pos con sola funzione fiscale che potranno beneficiare assieme ai primi di un contributo a copertura dei costi per il sistema telematico di certificazione grazie all’aumento dei fondi destinati al Progetto San Marino card, approvato con un emendamento in sede di discussione di legge Finanziaria.
La disponibilità viene inoltre manifestata anche in relazione alle percentuali di sconto del circuito scontistica, nell’ottica di una modifica equilibrata e del mantenimento del potenziale promozionale di questo importante strumento.
Si rammenta inoltre, al fine di agevolare gli operatori economici, la circolare del 5 dicembre 2014 emessa dall’Ufficio Tributario nella quale viene esplicitata la disponibilità a tenere in considerazione le casistiche particolari e le difficoltà operative, nel primo periodo.
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