Dopo il confronto con il governo è arrivato sul tavolo della Confederazione Democratica il documento della finanziaria 2005. Per il segretario della CDLS, Marco Beccari è il via ad una serrata trattativa con l'esecutivo. “Come sindacato - ha detto Beccari ai lavoratori riuniti ieri in assemblea al Teatro di Dogana - abbiamo il dovere di esaminare con molta attenzione tutti i capitoli della Legge Finanziaria e quindi, attraverso una serrata trattativa, mettere alla prova il governo sul terreno dell’equità fiscale”.
Il segretarion della Cdls riconosce segnali positivi da parte del Governo, in riferimento alla lotta al carovita, inparticolare gli strumenti del finanziamento per l'acquisto della prima casa (all’aumento da 15 milioni di euro a 23 milioni di euro del prestito) del fondo interbancario sammarinese a tutela dei piccoli risparmiatori, dello sbarramento dello splitting per i redditi più alti e dello stanziamento di 1 milione di euro per interventi straordinari in campo sociale. Torna poi ad affrontare la doppia imposizione fiscale per i lavoratori frontalieri: 'La dula tax - commenta - penalizza solo i lavoratori italiani occupati a San Marino, ma soprattutto penalizza l’ economia sammarinese con l’evidente squilibrio contrattuale che si è venuto a creare nel nostro mercato occupazionale'. Annuncia una nuova mobilitazione: ' Torneremo presto a Roma per chiedere un trattamento più equo dei redditi da lavoro frontaliero”.
Il segretarion della Cdls riconosce segnali positivi da parte del Governo, in riferimento alla lotta al carovita, inparticolare gli strumenti del finanziamento per l'acquisto della prima casa (all’aumento da 15 milioni di euro a 23 milioni di euro del prestito) del fondo interbancario sammarinese a tutela dei piccoli risparmiatori, dello sbarramento dello splitting per i redditi più alti e dello stanziamento di 1 milione di euro per interventi straordinari in campo sociale. Torna poi ad affrontare la doppia imposizione fiscale per i lavoratori frontalieri: 'La dula tax - commenta - penalizza solo i lavoratori italiani occupati a San Marino, ma soprattutto penalizza l’ economia sammarinese con l’evidente squilibrio contrattuale che si è venuto a creare nel nostro mercato occupazionale'. Annuncia una nuova mobilitazione: ' Torneremo presto a Roma per chiedere un trattamento più equo dei redditi da lavoro frontaliero”.
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