Le associazioni dei lavoratori accusano la manovra di non compiere nessuna scelta di politica economica e di non sostenere la ripresa dello sviluppo del paese. Per quanto riguarda gli intereventi previsti per far fronte al deficit di Bilancio, hanno manifestato la loro perplessità soprattutto per la tassa sui servizi in quanto temono che ricada sugli utenti finali, cioè sui lavoratori. Al contrario – accusano i sindacati- non si vanno a colpire le rendite, le grandi concentrazioni di reddito e immobiliari e le aree di privilegio. Contestato, poi, il fatto che il Governo vada a realizzare un altro pezzo della riforma della pa nella stessa finanziaria. Non è stata invece accolta – rimarca la CSU - la richiesta di prevedere una garanzia sui fondi pensione investiti negli istituti di credito sammarinesi. Il sindacato ha poi rinnovato all’Esecutivo la richiesta di raggiungere anche quest’anno un accordo sul fiscal drag, per tutelare i redditi dall’inflazione nella tassazione.
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