E' il primo effetto della legge sulla rappresentatività appena emanata. Per la prima volta allo stesso tavolo c'erano non solo tutte le associazioni di categoria ma anche tutte e tre le sigle sindacali. Lasciate alla spalle polemiche e divisioni, a sottoscrivere il nuovo contratto dei lavoratori dell'edilizia privata, non mancava praticamente nessuno. Un contratto scaduto da 7 anni e che arriva in un momento particolarmente difficile per un settore che più di altri ha subito gli effetti di una pesante crisi economica. Ridotti i cantieri sono calati gli addetti, passati in poco tempo da 700 ad appena 300 persone, così come le imprese, che oggi sono 70. Tutti sperano nell'apertura dei cantieri annunciati dal Governo, in un nuovo PRG e, ovviamente, nell'avvio dei lavori per il Polo della Moda.
Il contratto prevede che le retribuzioni restino ferme e dunque non ci sia alcun aumento, in virtù proprio della fase delicata che il settore sta attraversando, almeno fino al 31 dicembre 2017. Sarà una somma “Una Tantum”, versata in due rate, a coprire il periodo dal 2011 al 2015. Per quei lavoratori che non hanno ricevuto il pagamento di alcune mensilità, è stato fissato un contributo annuale di 100 mila euro, attraverso la Cassa Edile, per un acconto che non superi i 10 mila euro.
Alle imprese in attività e a quelle che saneranno i propri debiti entro tre mesi, sarà rimborsato il 35% dell'aliquota sui contributi dal 2009 al 2015. Il contratto impegna le parti a favorire la formazione e l'aggiornamento e a destinare risorse alla ricerca e alla progettazione delle infrastrutture. L'auspicio è anche quello di redigere una bozza del “testo unico del contratto di lavoro del settore edile”.
Il contratto prevede che le retribuzioni restino ferme e dunque non ci sia alcun aumento, in virtù proprio della fase delicata che il settore sta attraversando, almeno fino al 31 dicembre 2017. Sarà una somma “Una Tantum”, versata in due rate, a coprire il periodo dal 2011 al 2015. Per quei lavoratori che non hanno ricevuto il pagamento di alcune mensilità, è stato fissato un contributo annuale di 100 mila euro, attraverso la Cassa Edile, per un acconto che non superi i 10 mila euro.
Alle imprese in attività e a quelle che saneranno i propri debiti entro tre mesi, sarà rimborsato il 35% dell'aliquota sui contributi dal 2009 al 2015. Il contratto impegna le parti a favorire la formazione e l'aggiornamento e a destinare risorse alla ricerca e alla progettazione delle infrastrutture. L'auspicio è anche quello di redigere una bozza del “testo unico del contratto di lavoro del settore edile”.
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