“Ci vuole una certa faccia tosta a contestare l’applicazione della stabilizzazione dei frontalieri delle aziende artgianali”. La Federazione Industria della CSU replica con durezza all’Unas.
“Non hanno firmato il contratto del 2005 – scrive il sindacato – non perché non condividevano tale norma, ma perché in contrasto con altre norme che tutelano maggiormente i cittadini sammarinesi e i residenti assunti a tempo determinato, oltre all’incremento del salario variabile legato alle ore lavorate”.
“Nascondersi dietro presunte esigenze di competitività – continua la nota - non fa onore agli artigiani del nostro Paese, dei quali solo tre hanno contestato la stabilizzazione dei propri dipendenti”.
“Non hanno firmato il contratto del 2005 – scrive il sindacato – non perché non condividevano tale norma, ma perché in contrasto con altre norme che tutelano maggiormente i cittadini sammarinesi e i residenti assunti a tempo determinato, oltre all’incremento del salario variabile legato alle ore lavorate”.
“Nascondersi dietro presunte esigenze di competitività – continua la nota - non fa onore agli artigiani del nostro Paese, dei quali solo tre hanno contestato la stabilizzazione dei propri dipendenti”.
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