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FMI: "Aumentata la fiducia dall'esterno verso San Marino"

Il capodelegazione Borja Gracia non intravede problemi di sostenibilità del debito ma nel 2023 ci saranno sfide difficili. Servono riforme prima possibile, rilevato un ritardo sugli Npl. Il caro-energia inferiore rispetto a Italia e Europa

di Luca Salvatori
7 ott 2022
Sentiamo Borja Gracia e Marco Gatti
Sentiamo Borja Gracia e Marco Gatti

C'era attesa per la dichiarazione conclusiva dell'Fmi dopo quasi due settimane di analisi dei dati ed incontri con il mondo dell'economia, pubblico e privato, e la politica. “La performance di San Marino negli ultimi due anni – dichiara il capodelegazione Borja Graciaè stata molto forte. Più di quanto ci si aspettasse. E' sicuramente un buon risultato. E' stata dimostrata una grande resilienza ed è aumentata anche la fiducia verso questo paese da parte dell'esterno. Il contesto economico mondiale si sta però indebolendo e nel 2023 San Marino, così come gli altri paesi, dovrà affrontare sfide difficili”.

Un'analisi, quella del capodelegazione Fmi accolta con favore dal Segretario alle Finanze Marco Gatti: “San Marino – afferma - è un paese che sta performando molto bene. Non c'è disoccupazione, le aziende stanno lavorando, il settore turistico è ripreso. Tutte le scelte che sono state fatte hanno permesso al paese di rilanciarsi. Dall'Fmi mi attendevo un esito di questo tipo ma forse sono state addirittura superate le attese”. San Marino, che dovrà rinnovare l'eurobond in scadenza nel febbraio 2024, a tassi probabilmente più elevati rispetto agli attuali, non avrà problemi di sostenibilità del debito, secondo Borja Gracia che indica, tuttavia, una serie di azioni da mettere in campo: “L'agenda di riforme che ha in programma San Marino e che sta discutendo in questo momento deve essere implementata il prima possibile. In particolare la riforma del mercato del lavoro, la riforma delle pensioni e per il prossimo anno anche la riforma dell'Igr”. Sul fronte “banche” l'Fmi riconosce il miglioramento della redditività e della capitalizzazione ma rileva un ritardo nella riduzione dei crediti non performanti. Per quel che riguarda l'energia paventata l'erosione dei margini di profitto delle imprese e del reddito delle famiglie ma gli aumenti dei prezzi, è stato positivamente rimarcato, saranno inferiori a quelli della vicina Italia e dell'Europa, grazie a un contratto per il gas firmato l'anno scorso e a contratti tempestivi per l'energia elettrica.






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