Tra le categorie economiche, Osla ritiene il report condivisibile in alcune sue parti, ma – sostiene il Presidente Mirko Dolcini – nel bene e nel male si tratta di osservazioni che lo Stato sarebbe in grado di sollevare autonomamente, senza interventi esterni. Siamo un Paese piccolo – aggiunge – e in virtù di questo, per capire le logiche di sviluppo e gli interventi economici da mettere in campo, non servono consulenze esterne. Abbiamo risorse e capacità per giungere da soli a queste conclusioni. Per Dolcini, le soluzioni proposte dalla delegazione FMI non sono lungimiranti, ad esempio – sottolinea – quando si riferiscono alla necessità di aumento, seppur moderato, delle imposte. Noi dobbiamo dare nuovamente fiducia alle imprese e ai cittadini, senza ulteriore inasprimento fiscale. Sul fronte imprenditoriale, inoltre, secondo Dolcini sbagliato elencare suggerimenti al settore, considerando l'impresa all'interno di una macro-categoria, senza quindi tenere conto delle varie specificità. Maggiore condivisione infine sulle valutazioni inerenti le criticità del sistema bancario e finanziario. “Sono le banche stesse – conclude – che devono risolvere i loro problemi e non lo Stato per loro conto. Dovrebbero puntare sulle imprese per far ripartire e dare solidità all'economia. Le banche devono fare impresa indipendentemente”.
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