Approvata a maggioranza la richiesta di ripianamento del deficit previdenziale del fondo lavoratori dipendenti. Il Consiglio d’Amministrazione dell’Iss ha preso in esame il problema dei conti in rosso per le pensioni e, in particolare, il disavanzo di 9 milioni di euro del fondo lavoratori dipendenti. Dopo due proposte che non hanno ottenuto la maggioranza dei voti, ne è passata una terza che invita il Congresso di Stato ad intervenire per colmare il disavanzo, secondo quanto stabilito dalla legge dell’83. La proposta prevede anche un intervento a carico di commercianti e artigiani per il ripianamento dei loro fondi, in sofferenza da molti anni. L’aumento del concorso dello Stato – a copertura dello sbilancio – è di 9 milioni 487mila euro tra entrate contributive e uscite per le pensioni. Il Consiglio d’Amministrazione ha chiesto di portare il concorso pubblico dall’attuale 10% al 20,9% rispetto all’ammontare complessivo delle entrate contributive, per riportare in pareggio l’esercizio 2004.
Soddisfatte le due confederazioni sindacali che vedono così accolta la richiesta avanzata dalla CSU. “Ora, aggiunge il segretario della Csdl Giovanni Ghiotti, auspico che il Governo faccia propria la deliberazione dell’ISS”. “ Questa soluzione, spiega il segretario Cdls Marco Beccari, è stata una scelta doverosa. Ho preso atto con favore della nota pervenuta al Cda dell’ISS da parte dei Segretari di Stato alle finanze e alla sanità, contenente l’impegno di intervenire in sede di consuntivo di bilancio 2004 per un assestamento dei conti.” Secondo Beccari, questa disponibilità del Governo dovrà essere concretizzata con un accordo tra le parti da inserire nella finanziaria 2005, auspicando anche che, l’intervento annuale di trasferimento dell’avanzo di gestione del fondo assegni famigliari in quello previdenziale dei lavoratori dipendenti, si possa trasformare in legge definitiva. Per Giovanni Ghiotti invece la nota del governo è generica e contraddittoria. “Da un lato, commenta il segretario della Csdl, ribadisce la posizione dell’Esecutivo e cioè che al disavanzo delle pensioni si può provvedere con le entrate globali, quindi con quelle secondarie che per loro natura hanno la finalità di consolidare il patrimonio del fondo previdenziale. Dall’altro, la lettera contiene un impegno generico a considerare il problema dello sbilancio ricercando interventi nel 2005 e non nell’attuale fase di assestamento”
“La posizione del governo, ricorda il Segretario di Stato per le finanze Pier Marino Mularoni, e’ quella di verificare in sede di consuntivo le eventuali necessità di intervento. Non esiste un disavanzo complessivo del fondo perché l’accantonamento supera i 6 milioni di euro. C’e’ un disavanzo primario, sul quale l’Esecutivo ha voluto assicurare il proprio intervento in caso di squilibrio, così come e’ avvenuto per altri fondi pensionistici, e lo farà alla luce delle risultanze finali. Ne parleremo in Congresso di Stato, aggiunge Mularoni, e avvieremo il confronto con le parti sociali.” Così come il sindacato, anche il Segretario di Stato per le finanze parla di assoluta e estrema necessità di provvedere alla riforma delle pensioni altrimenti, sottolinea, si appesantisce in maniera insopportabile il bilancio dello Stato con uscite a copertura dei fondi previdenziali. Negli ultimi 3 anni, ricorda, lo Stato ha sborsato oltre 8 milioni di euro e altri ne dovranno uscire per ripianare l’esercizio in corso.
Il consiglio d’amministrazione dell’Iss ha anche approvato la richiesta di assestamento per la spesa sanitaria pari a 2 milioni 250mila euro, mentre per il settore socio-sanitario l’assestamento e’ stato fissato in 320mila euro.
Soddisfatte le due confederazioni sindacali che vedono così accolta la richiesta avanzata dalla CSU. “Ora, aggiunge il segretario della Csdl Giovanni Ghiotti, auspico che il Governo faccia propria la deliberazione dell’ISS”. “ Questa soluzione, spiega il segretario Cdls Marco Beccari, è stata una scelta doverosa. Ho preso atto con favore della nota pervenuta al Cda dell’ISS da parte dei Segretari di Stato alle finanze e alla sanità, contenente l’impegno di intervenire in sede di consuntivo di bilancio 2004 per un assestamento dei conti.” Secondo Beccari, questa disponibilità del Governo dovrà essere concretizzata con un accordo tra le parti da inserire nella finanziaria 2005, auspicando anche che, l’intervento annuale di trasferimento dell’avanzo di gestione del fondo assegni famigliari in quello previdenziale dei lavoratori dipendenti, si possa trasformare in legge definitiva. Per Giovanni Ghiotti invece la nota del governo è generica e contraddittoria. “Da un lato, commenta il segretario della Csdl, ribadisce la posizione dell’Esecutivo e cioè che al disavanzo delle pensioni si può provvedere con le entrate globali, quindi con quelle secondarie che per loro natura hanno la finalità di consolidare il patrimonio del fondo previdenziale. Dall’altro, la lettera contiene un impegno generico a considerare il problema dello sbilancio ricercando interventi nel 2005 e non nell’attuale fase di assestamento”
“La posizione del governo, ricorda il Segretario di Stato per le finanze Pier Marino Mularoni, e’ quella di verificare in sede di consuntivo le eventuali necessità di intervento. Non esiste un disavanzo complessivo del fondo perché l’accantonamento supera i 6 milioni di euro. C’e’ un disavanzo primario, sul quale l’Esecutivo ha voluto assicurare il proprio intervento in caso di squilibrio, così come e’ avvenuto per altri fondi pensionistici, e lo farà alla luce delle risultanze finali. Ne parleremo in Congresso di Stato, aggiunge Mularoni, e avvieremo il confronto con le parti sociali.” Così come il sindacato, anche il Segretario di Stato per le finanze parla di assoluta e estrema necessità di provvedere alla riforma delle pensioni altrimenti, sottolinea, si appesantisce in maniera insopportabile il bilancio dello Stato con uscite a copertura dei fondi previdenziali. Negli ultimi 3 anni, ricorda, lo Stato ha sborsato oltre 8 milioni di euro e altri ne dovranno uscire per ripianare l’esercizio in corso.
Il consiglio d’amministrazione dell’Iss ha anche approvato la richiesta di assestamento per la spesa sanitaria pari a 2 milioni 250mila euro, mentre per il settore socio-sanitario l’assestamento e’ stato fissato in 320mila euro.
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